Come scegliere il nome del vostro bambino

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

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Se è vero, come dicevano gli antichi romani, che nomen omen, scegliere quello giusto per il proprio figlio è un passo importante anche per il suo futuro

Quando sapete di avere un figlio in arrivo, il primo pensiero è quello di decidere come si chiamerà: è il nome ciò che il vostro bambino avrà per tutta la vita con sé. Scegliere quello giusto è quindi molto importante, visto che dovrà rispecchiare il vostro gusto, ma anche essere consono, per vostro figlio, a una vita trascorsa totalmente in sua compagnia.

Come trovare la soluzione, seguendo anche ciò che dice la Legge? Vediamo insieme quali passi fare per non sbagliare e selezionare il nome più bello.

 

Rispettare le regole

Il primo passo da fare riguarda certamente il seguire le norme legislative in materia di nomi di battesimo: dobbiamo fare riferimento al decreto 369/2000 e, per l’esattezza, agli articoli 34 e 35.

Innanzitutto, se pensate di mettere a vostro figlio un nome maschile particolare, dovrete tenere in considerazione il fatto che debba corrispondere al suo sesso: per capirci, non potrete chiamare Francesca un bambino, né Giovanni una bambina. 

Inoltre potrete mettere al bambino fino a un massimo di tre nomi, anche separati, quindi, per esempio, andrà bene Giovanni Maria Francesco oppure Gianni Antonio Carlo, anche se c’è da valutare bene come inserirli poi nei documenti. 

Un’altra cosa che la Legge impone è quella di non dare al piccolo lo stesso nome del papà, del fratello o della sorella, se questi sono in vita, né un cognome come nome di battesimo, né uno che sia causa di vergogna per il bambino. Niente quindi nomi ridicoli o che possano portare il piccolo a essere schernito anche da adulto.

Se desiderate che vostro figlio abbia uno dei nomi maschili stranieri più in voga del momento, dovrete prestare attenzione alla grafia, che deve essere quella dell’alfabeto italiano. Infatti, nel caso in cui si andasse contro una di queste regole stabilite dalla Legge, l’anagrafe potrebbe segnalarvi alla Procura della Repubblica, che potrebbe quindi decidere di intervenire.

Cosa accadrebbe? Si finirebbe in causa e, se non riusciste a dimostrare che il nome scelto rispetti la Legge, questo potrebbe essere sostituito con uno non deciso da voi: perché rischiare?

I nomi maschili più scelti

Se non avete idea di quale dare al vostro bambino, ma volete scegliere uno dei nomi maschili più belli, provate a dare un’occhiata a quelli tanto gettonati dalle mamme e dai papà di tutto il nostro paese. 

Uno dei preferiti è senza dubbio Francesco, il patrono d’Italia, uno dei santi più amati della nostra terra anche per il suo rapporto speciale con gli animali. Un altro nome che potrete trovare spesso è Lorenzo, ma non vengono disdegnati quelli di derivazione greca, come Andrea, che significa “uomo coraggioso”.

Se vale la regola del Nomen Omen, dare questo nome a vostro figlio gli garantirà una vita all’insegna dell’onore. Potrete attingere anche dall’elenco di nomi biblici maschili che tanto piacciono a chi dà loro un grande valore: pensiamo a Giuseppe, a Davide, ma anche a Mattia che, per esempio, significa “dono del Signore” e deriva dal latino.

 

I nomi femminili più amati

Ce ne sono molti e di varia derivazione, ma i nomi romani o, per meglio dire, latini la fanno da padrone. Su tutti vince proprio Giulia, che è gentilizio ed era dato alle donne di una certa casata: se volete far capire che vostra figlia non è una persona comune, questa è la scelta più opportuna.

Allo stesso livello c’è un nome di origine greca, ovvero Sofia, che vuol dire “saggezza”: alla dolcezza della pronuncia si aggiunge un significato molto profondo, che potrà caratterizzare una bambina calma e piena di senno.

Ce ne sono anche altri che potrete trovare adatti alla vostra bimba, ma questi sono i due più amati dalle mamme e dai papà d’Italia.

 

Scegliere un nome semplice da pronunciare

Questa è un’altra regola da seguire, se si vogliono evitare al bambino situazioni imbarazzanti: considerate che gli altri non sono sempre sensibili e potrebbero approfittare proprio di questo per trattarlo male o fargli del bullismo, purtroppo molto diffuso ai giorni nostri.

Se, per esempio, volete imporgli uno dei nomi maschili americani tanto in voga ma abbastanza difficili da pronunciare, considerate che il bambino, anche da adulto, dovrà perdere molto tempo a sillabarlo e anche a spiegare come si scrive: perché condannarlo a una fatica del genere?

Valutate anche la possibilità di dargli solo un nome e non due o tre insieme, che potrebbero creare non pochi problemi non solo con i documenti ma anche con la firma; la stessa cosa vale per i nomi composti, che un funzionario dell’Anagrafe non troppo solerte potrebbe errare nello scrivere, creando così un bel guaio a vostro figlio.

Optare per un nome in linea con il cognome

Cercate di fare attenzione anche al cognome, con il quale il nome maschile o femminile deve essere in linea. Evitate quindi giochi che potrebbero solo creare imbarazzo a vostro figlio: se il vostro cognome è Bollo, chiamarlo Franco sarà una vera e propria cattiveria!

Pensate anche a quanto sia bello dare al proprio bambino un nome unico: se il vostro è un cognome molto comune, non scegliete in abbinamento un nome che lo sia altrettanto, evitando così di creare anche un caso di omonimia, che potrebbe creare non pochi problemi al bimbo

Considerate anche che, se il cognome è molto lungo, è opportuno orientarsi su un nome maschile corto e tralasciare anche il doppio nome: pensate un po’ a come diventerà complicato per il vostro bambino firmare da adulto, ma anche quanto tempo ci vorrà per la maestra chiamarlo all’appello!

Come diceva Massimo Troisi, in un suo famoso film, meglio un nome corto anche perché così il bambino risponderà subito: immaginate se lo chiamaste Massimiliano e con un cognome altrettanto lungo!

 

Comune o no?

Si tratta di un desiderio moto naturale: voler dare al proprio figlio o alla propria figlia un nome non comune vuol dire volerli distinguere dal resto. Oltre a evitare i casi di omonimia, si garantisce al piccolo un’identità propria e difficilmente condivisa dai coetanei. 

In questo caso, se non volete fermarvi sul panorama classico, potrete spingervi fino ai nomi russi maschili o femminili, che non solo conferiscono una certa austerità a chi li porta ma sono meno comuni di quelli che siamo soliti sentire ogni giorno.

Pensate a Vladimir o a Nikolaj, che da soli definiscono già l’originalità e la voglia dei genitori di far sentire i propri figli unici e irripetibili. Considerate anche di mettere al bambino il nome del nonno o di un avo, per continuare una linea ereditaria che lo faccia sentire parte integrante della famiglia.

 

Un occhio all’etimologia

Se fate caso al significato, informatevi su quello del nome maschile italiano o straniero che state scegliendo: potreste infatti scoprire che non vi piace ciò da cui deriva e decidere di optare per qualcosa di completamente diverso.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità di creare un diminutivo facile e che non sia offensivo o imbarazzante per il bambino: per ritornare a Massimiliano, sarà facile chiamarlo Massi, mentre per nomi come Armando o Ermenegildo la situazione è più complicata.

Un nome da film o un po’ troppo…definitivo?

Non di rado accade di scegliere il nome del proprio bambino, optando per quello di un’eroina di una serie TV, una telenovela o della protagonista di un film molto amato. Se cavalcate la moda del momento, dovete poi considerare che vostro figlio porterà addosso quel nome per tutta la via, anche quando il telefilm sarà nel dimenticatoio.

Valutate quindi di scegliere quello che non lo faccia sentire a disagio da grande: per esempio, Ridge, Brooke, Rachel, Bella e così via, che appartengono a famose serie televisive e non solo, potrebbero non essere graditi al bimbo o alla bimba in futuro.

Lo stesso discorso vale per nomi altisonanti, ma che sono abbastanza difficili da portare anche per un adulto: pensiamo a quelli meno comuni come Clitennestra o anche Menelao, amati da chi ha studiato il greco a scuola, ma decisamente pesanti per chi dovrà “indossarli” per tutta la vita.

 

Fare una rosa di nomi

Potreste avere in mente qualche nome maschile inglese che vi ha particolarmente colpito oppure uno femminile svedese: qualsiasi siano quelli che hanno carpito la vostra attenzione, alla fine dovrete arrivare a una decisione.

Come fare allora? Prendete un foglio e scrivete due o tre nomi che vi hanno colpito di più: quando nascerà il bimbo o la bimba, una volta che gli avrete rivolto il primo sguardo, capirete subito quale sia quello che gli appartiene.

Un altro aiuto può essere dato dai classici libri di nomi che trovate un po’ dappertutto e che spesso riportano proprio l’etimologia, il significato e indicazioni sul giorno in cui si festeggia l’onomastico, tutti elementi che possono essere molto importanti per chi vuole trovare un nome “perfetto” sotto ogni punto di vista.

 

 

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