Domande Frequenti sui libri per bambini

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

A che età iniziare a leggere?

Non c’è una data ufficiale in cui è giusto leggere. Del resto, è noto che a partire dalla trentesima settimana di gravidanza, il bebè sviluppa la capacità auditiva.

Per questo motivo va di gran moda iniziare a leggere le fiabe al piccolo già quando si trova nella pancia.

Non si tratta di un’abitudine inutile, perché lo aiuta a riconoscere la voce materna e un tono di voce rilassato e calmo lo tranquillizza. Ma è importante non costruire delle aspettative a partire da questa abitudine.

Il bambino immaginato potrebbe essere diverso da quello reale, e se al bimbo vero non interessasse ascoltare le favole non è detto che non possa imparare con il tempo a comprenderne il valore e la portata.

 

Fino a quando conviene leggere ai figli?

Esiste un certo pregiudizio che vuole la lettura ad alta voce utile solo fino a quando il bambino non diventa un lettore autonomo. Eppure i vantaggi della lettura ad alta voce anche in età scolare sono tanti.

Del resto, ascoltare una storia e comprenderne i passaggi e gli elementi narrativi è un esercizio molto importante.

Permette al piccolo di allenare la propria capacità di comprendere quanto esposto dall’altro e concentrarsi in modo da non essere distratto dai propri pensieri durante il racconto.

Alternare i momenti in cui il bimbo legge nella propria mente agli appuntamenti intimi in cui un adulto legge ad alta voce, è un buon modo per mantenere forte il legame e assicurare gli spazi di indipendenza.

Che libro proporre a un bimbo che non vuole leggere?

Nessuno. Questo deve essere chiaro: i libri arrivano al lettore e non devono essere mai imposti. La lettura è un gesto di autoaffermazione, non un’imposizione nella speranza di diventare più intelligenti o competenti.

Bisogna invece cercare di fare attenzione e comprendere le ragioni profonde che portano il bambino a perdere o non sviluppare la voglia di leggere.

Solo in questo modo si possono comprendere le motivazioni e quindi offrire degli spunti che permettano al bambino di apprezzare il valore di un buon libro.

 

 

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