Come affrontare una separazione con figli piccolissimi

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Quando una coppia si separa è bene fare di tutto per garantire le migliori condizioni per i bambini che sono nati durante la relazione

 

Quando una coppia si decide per la separazione con figli piccolissimi, magari ancora appena nati o di pochi anni di vita si intraprende una scelta drastica e che richiede grande sensibilità e attenzione. Per quanto la nascita del bebè rappresenti un evento atteso e tanto commovente, ha una portata che non sempre si è in grado di affrontare e sostenere. Potrebbe rompere il legame già fragile o instabile nella coppia e rendere inevitabile l’allontanamento l’uno dall’altra.

Quello che non si può mai fare, però, è allontanarsi dal figlio riconosciuto alla nascita. Secondo la Costituzione il genitore rimane il tutore legale attivamente responsabile del benessere e la cura del minore fino al compimento della maggiore età. Inoltre, l’adulto ne è responsabile fin tanto che il figlio, anche maggiorenne, non sia in grado di provvedere alla propria autonomia, per esempio nel caso in cui sia disoccupato o stia ancora studiando.

Cosa succede quando c’è una separazione con figli

Dopo l’arrivo del figlio gli equilibri interni alla coppia vengono completamente alterati. Per quanto questa evenienza sia prevedibile, non sempre poi ci si scopre capaci di affrontare il cambiamento. Può capitare che i ruoli vengano stravolti e che la loro redistribuzione si sbilanci a svantaggio di uno dei due membri. Una delle condizioni più comuni è che il carico di responsabilità che concerne l’accudimento del bebè ricada sulla madre. Questo si verifica in maniera inconsapevole per via di atteggiamenti che i genitori assumono senza rendersene veramente conto. 

Il padre potrebbe essere portato a pensare che sia la madre l’unica in grado di fornire le cure necessarie e finire col trascurare i doveri che invece gli pertengono come compagno. D’altra parte, la madre potrebbe progressivamente escludere il papà dal processo di accudimento e finire con l’allontanarlo, creando una diade inscindibile anche dopo la nascita.

Non è raro che il padre si senta escluso e provi gelosia nei confronti dell’intimità che si instaura nella nuova coppia che si è formata in casa, specie se il bebè è un maschietto. Non importa quanti anni ha il papà, il suo grado di istruzione o il tipo di formazione personale: si tratta di un’evenienza più frequente di quanto si pensi o si sia disposti ad ammettere.

Il risultato di questi fenomeni è una fitta sequenza di incomprensioni che degenerano a volte nell’allontanamento definitivo in cui la separazione appare come una soluzione a uno stato di conflitto costante.

Separarsi con figli piccoli, a cosa fare attenzione

Se si procede con la separazione dopo nascita figlio, quindi quando è ancora troppo piccolo per capire cosa stia succedendo, è bene non fare l’errore di pensare che la situazione non avrà alcun peso sullo sviluppo futuro.

Da un lato si tende a privilegiare la ricerca di un clima armonioso e sereno per favorire la crescita serena e se serve che i genitori si allontanino è bene che questo si faccia. Quindi se i genitori comprendono di non essere compatibili per la vita in coppia è giusto che si separino. Il bambino avrà comunque diritto a delle spiegazioni chiare sulle ragioni per cui i genitori non vivono insieme.

Quello che vale per genitori separati e figli neonati può variare leggermente quando i bambini sono già abbastanza grandi da comprendere che qualcosa si spezzerà nella routine delle proprie giornate. In questo caso è bene affrontare l’argomento per tempo chiarendo i dubbi e le ansie che naturalmente si producono quando una novità spezza le abitudini quotidiane.

Molti libri per bambini trattano l’argomento in maniera semplice e con un linguaggio adatto al livello di comprensione in base all’età. Le parole dei genitori sono però quelle più importanti e in grado di offrire le necessarie rassicurazioni. Non è così strano che i bambini finiscano col ritenersi responsabili della rottura tra i genitori. Nelle prime fasi di vita ogni individuo è caratterizzato da un forte egocentrismo. 

Ritenendosi il centro del mondo, delle attenzioni e anche delle reazioni che avvengono nel mondo che lo circonda, è comune che il bambino maturi la certezza di essere in grado di determinare il riavvicinamento o la rottura della coppia mamma e papà in base al proprio comportamento. Potrebbe arrivare a convincersi che, magicamente, i genitori potrebbero tornare insieme se lui si comportasse bene, oppure, al contrario, pensare che il suo comportamento inadeguato sia stato la causa della separazione.

Assicurare le cure e il mantenimento in caso di separazione e figli minorenni

Una delle conseguenze più evidenti della separazione riguarda la necessità di trovare un accordo su come dividere i compiti e le responsabilità relative alla cura dei figli. Tutti i bambini hanno diritto di essere tutelati dalla legge in caso di separazione. 

In entrambi i casi la norma predilige il non intervento nell’accordo tra genitori per regolarizzare mantenimento ed affidamento figli naturali e quelli nati dopo il matrimonio. Quindi si preferisce che siano gli stessi genitori a decidere in che modo ciascuno deve provvedere ai bisogni, economici, di abitazione, di educazione, ecc.

Anche se è consuetudine che i figli rimangano a vivere con la madre, non è raro il contrario. Per questo è bene chiarire con anticipo e cercando di mantenere fede agli accordi, con che frequenza e in che modo il figlio trascorrerà il proprio tempo con l’uno o l’altro genitore. Mantenere delle routine chiare e un atteggiamento sereno e deciso potrà aiutare il bambino ad accettare la nuova condizione al meglio.

 

 

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