Terme in gravidanza: cosa si può fare e cosa no

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Perfette per rilassarsi, ma anche per stimolare la circolazione periferica e liberare le vie aeree, le terme possono essere un toccasana da usare con prudenza

 

Terme in gravidanza sì o no? La questione è sempre meno esotica. Sono tanti i centri benessere che offrono pacchetti relax che comprendono anche il bagno in acque termali e piacevoli trattamenti rilassanti. Quel che conta è comprendere che la gravidanza, seppure non sia uno stato patologico, necessita di alcune precauzioni per evitare di causare danni allo sviluppo del feto.

Infatti, seppure siano molto pochi gli studi sugli effetti delle terme in dolce attesa, si sa che l’alta temperatura in gravidanza può rappresentare un grave rischio per il feto. Per questo motivo è utile prestare molta attenzione al tipo di trattamento che si può realmente fare per ottenere dei benefici e limitare le possibilità di rischio per la propria salute e quella del feto.

Le donne incinte dovranno quindi evitare con attenzione l’esposizione alle acque termali con temperature molto alte, di certo andranno evitati bagno turco e sauna. Anche l’acquagym deve essere fatta solo a patto che la temperatura dell’acqua sia controllata e sempre senza sottoporsi a sforzi eccessivi.

 

Perché evitare il bagno caldo in gravidanza

Attualmente la letteratura medica non ha molti articoli riguardo gli effetti dell’esposizione ad acqua termale ad alte temperature. Ma è invece chiaro il rapporto tra un innalzamento della temperatura corporea con la manifestazione di gravi malformazioni del feto, in particolare se questo avviene durante il primo trimestre gravidanza. Infatti questo è il periodo in cui si iniziano a sviluppare gli organi interni dell’embrione e in caso di febbri particolarmente forti della madre hanno portato a malformazioni a carico del tubo neurale del neonato. 

Aumentano dunque i rischi legati alla malformazione del feto e per questo è essenziale evitare di esporsi a temperature elevate anche se esterne, ma in grado di influenzare quella corporea della donna incinta. Assolutamente banditi per questo motivo i trattamenti con immersione dell’intero corpo in piscina termale con temperature superiori a 38° C.

Non ha senso immergersi in acqua indossando la fascia per gravidanza oltre a essere scomoda potrebbe far innalzare oltre il necessario la temperatura corporea. Anche l’acqua troppo fredda è da evitare in modo da evitare di sottoporre a stress non necessario i vasi sanguigni.

È bene ricordare che la temperatura dell’acqua ha un’azione diretta sulla circolazione sanguigna. L’acqua calda ha un effetto vasodilatatore, mentre quella fredda vasocostrittore. La prima fa abbassare la pressione sanguigna mentre la seconda la fa alzare. Sbalzi di pressione importanti sono responsabili di squilibri con gravi conseguenze per la donna gravida e per il feto.

 

Restare poco tempo in acqua

Anche se la tentazione è di rilassarsi completamente immersi in acqua, durante i primi mesi di gravidanza è bene evitare di restare per più di 10 o 15 minuti immersi in acqua, seppure tiepida. Meglio fare delle pause e tornare a immergersi dopo un periodo di 20 o 30 minuti. Occhio anche al getto d’acqua dell’idromassaggio. In ogni caso andrebbe evitato il getto direttamente sul pancione, mentre è importante evitare di stare troppo vicino se questo è a una temperatura superiore rispetto alla media dell’acqua in vasca.

Va detto che anche la frequenza con cui ci si serve delle terme può incidere nel tipo di uso e di effetti che si ottengono. Una volta in gravidanza non sembra essere associata a effetti gravi a carico del feto, è bene però evitare in questo contesto tutti i comportamenti che potrebbero esporlo a rischi evitabili.

Chi si rivolge alle terme una volta ogni tanto per rilassarsi e trovare un momento da dedicare a se stessa, dovrà seguire delle indicazioni di massima. È diverso, invece il caso di chi segue un percorso terapeutico alle terme e che quindi deve andare con una certa frequenza.

 

Perché le terme fanno bene anche in gravidanza

Oltre a tenere a mente cosa non fare in gravidanza nelle prime settimane si deve riconoscere l’effetto positivo che possono avere i trattamenti termali per la donna gravida. I vantaggi più evidenti sono quelli legati al miglioramento della respirazione. In caso di soffrire di infiammazioni croniche a carico delle vie respiratorie, il percorso spa potrebbe essere un toccasana quando non è possibile assumere alcun tipo di farmaco.

È bene confrontarsi con il proprio ginecologo e assicurarsi che sia ben consapevole se per le acqua termale ci siano controindicazioni specifiche riguardo la propria condizione particolare. Seguendo le indicazioni del medico della struttura termale, i due specialisti potranno confrontarsi e valutare benefici e rischi per la donna incinta.

Alle terme si possono fare anche altri trattamenti, mirati per esempio a migliorare la circolazione sanguigna in particolare quella a carico delle estremità del corpo. Camminare immersi in acqua è un ottimo esercizio per tonificare con dolcezza la muscolatura e stimolare la circolazione periferica.

Anche l’assunzione di acqua termale è utile in caso dei più comuni disturbi legati alle prime fasi della gravidanza come quelli a carico dell’apparato digerente. Per ottenere il vantaggio sperato, cioè allentare i disturbi legati alla ritenzione idrica, la stitichezza o le difficoltà a digerire, è anche possibile bere l’acqua termale. Nota come terapia idropinica, si tratta di una pratica da concordare con il medico e che non richiede di andare fisicamente alle terme ma di bere acqua imbottigliata proveniente da fonti termali. La ricchezza di magnesio e di altre sostanze sembra essere efficace anche in combinazione con gli altri trattamenti per contenere il diabete gestazionale.

 

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