Prima settimana di gravidanza: come comportarsi davanti ai cambiamenti

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Durante la prima settimana di gravidanza il corpo inizia a cambiare: non c’è da spaventarsi ma solo da abituarsi a questo momento di transizione

 

La prima settimana di gravidanza è quella in cui l’ovulo fecondato si insedia nell’utero della mamma ancora inconsapevole, in quanto non è arrivato il momento in cui si accorge di non avere il ciclo mestruale. 

Ecco perché il primo giorno viene calcolato successivamente, quando viene eseguita l’ecografia e il ginecologo può stabilire la grandezza del feto. In questo caso verrà calcolato come primo giorno di gestazione quello dell’ultima mestruazione.

Che si tratti della prima gravidanza o meno, la durata è in media di 40 settimane, durante le quali ci saranno vari cambiamenti, che interesseranno elementi come l’acido folico, l’aumento del seno, la nausea, la stanchezza e così via, tutte cose che però non devono preoccupare in quanto rientrano nella norma.

C’è anche da considerare che il 40 è un numero indicativo, in quanto la gravidanza può anche avere una durata che va dalle 38 alle 41 settimane, a seconda delle condizioni del feto e della stessa mamma. 

 

I sintomi della gravidanza nella prima settimana

Almeno per le prime settimane di gravidanza non avrete alcun segno o fastidio, visto che ancora non sapete che il ciclo è in ritardo e non avete aumenti di peso improvvisi o nausea che possa recarvi disturbo.

Tuttavia è possibile che abbiate prolattina alta e stanchezza, soprattutto l’ultima, segno che appunto aspettate un bambino e che si manifesta durante il primo trimestre. Questo avviene per una serie di motivi come:

 

La formazione della placenta: un organo indispensabile per consentire al feto di crescere, in quanto gli apporta ossigeno e nutrimento.

Gli ormoni, soprattutto l’aumento del progesterone che stimola la produzione delle ghiandole mammarie.

Il flusso sanguigno che aumenta, in quanto deve apportare il nutrimento al bambino, insieme all’ossigeno.

Un’accelerazione del metabolismo, l’alterazione del battito cardiaco, la modificazione del livello di zuccheri durante la gravidanza, tutti elementi che comportano un naturale affaticamento della futura mamma. 

 

Sintomi gravidanza prima settimana dal concepimento

Ci sono altri sintomi nella prima settimana di gravidanza, come il gonfiore al seno, che però è facile confondere con un normale sintomo premestruale. Insieme a questo può esserci anche la stanchezza, proprio perché gli ormoni si attivano, ovvero gli estrogeni, la prolattina, il progesterone e l’ossitocina.

A partire da questo momento, infatti, alterneranno picchi ad abbassamenti, preparando il fisico a essere una casa giusta per il feto, di modo che possa crescere e nutrirsi nella maniera giusta. 

 

I cambiamenti fisici durante la gravidanza

Le prime modificazioni non sono naturalmente molto evidenti, visto che ci troviamo solo nella prima settimana di gestazione, ma durante le varie fasi della gravidanza ce ne saranno vari, visto che i primi sono già in atto senza che ve ne stiate accorgendo.

All’inizio della gravidanza i capezzoli andranno ad aumentare di volume, perché la prolattina si innalza, mentre vi sentirete a momenti più energiche perché i livelli di estrogeni aumenteranno insieme al progesterone. Potreste avere anche un aumento della temperatura o soffrire di stitichezza, tutti sintomi più che normali durante la gravidanza. 

Prima settimana: cosa succede al feto

Naturalmente non possiamo parlare già di bambino, in quanto in questa fase l’ovulo è quello che si definisce una morula, cioè un elemento composto da cellule di grasso, che vanno a formare il disco dell’embrione, la base per il futuro feto. Attorno si dispongono delle cellule che invece creano la placenta, il nutrimento del bimbo. 

Proprio durante la prima settimana l’ovulo che è stato fecondato si sposta nelle tube di Falloppio e migra verso l’utero, durante la fase di annidamento che avviene più o meno durante il quinto giorno e va a completarsi alla fine della prima settimana. Quando l’embrione si attacca all’utero, può cominciare lo sviluppo: all’inizio non misurerà che 0,1 mm.

 

Qualche curiosità su come si determina il sesso del bimbo

Se non avete idea di come si determini il sesso del bimbo, è lo spermatozoo il principale artefice di questo elemento. Ognuno, infatti, contiene due cromosomi, ovvero X e Y, mentre invece l’ovulo contiene solo i cromosomi XX.

Di conseguenza, se lo spermatozoo contiene la X, arriverà una femmina, visto che dall’unione deriva XX, mentre se è Y nascerà un maschio, perché sarà XY. C’è inoltre l’antica usanza di suggerire una certa influenza dei cicli lunari sul parto: può darsi che qualcuno di voi abbia sentito la propria nonna parlare proprio di questo.

Secondo la cultura popolare, infatti, spesso il periodo di gestazione veniva calcolato in base al ciclo lunare, anche se questo non è collegato, neppure alla lontana, con il metodo scientifico. Le nonne spesso dicono di aver partorito esattamente dopo nove lune e infatti, se calcoliamo dieci lune uguali da quella del momento del concepimento, passeranno proprio 40 settimane.

 

Cosa fare durante la prima settimana di gravidanza?

Forse è presto per acquistare un paio di jeans premaman ma ci sono cose molto importanti da fare durante la prima settimana di gravidanza, come assumere l’acido folico, una sostanza indispensabile per prevenire problemi al feto, come la spina bifida, che riguardino il sistema neurale.

Se la gravidanza è programmata, quindi state cercando consapevolmente di avere un bambino, è consigliabile assumere l’acido folico almeno due o tre mesi prima di iniziare i tentativi, facendoselo prescrivere dal medico, perché è sempre necessario che ci sia il consulto di un esperto.

Niente panico

In ogni caso, l’impatto con il nuovo evento potrebbe creare ansia, soprattutto se non programmato: niente panico, in quanto c’è tutto il tempo per abituarsi all’idea e per consultare il ginecologo, che preparerà nel modo migliore ad affrontare la nuova avventura.

 


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