È consigliabile fare sesso in gravidanza?

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

L’attività sessuale è una pratica in grado di migliorare la salute, della donna e della coppia. Va evitata solo in rari e specifici casi

 

Durante la gravidanza è possibile avere rapporti sessuali con estrema naturalezza e serenità senza temere di procurare danni al feto. I casi in cui il sesso in gravidanza può rivelarsi pericoloso sono rari e in genere si riferiscono a condizioni specifiche e già note. L’attento monitoraggio della gestazione e dello stato del feto consentono di individuare per tempo eventuali criticità che richiedono, di per sé, l’adozione di altre precauzioni.

Quando la donna vive una condizione fisiologica, cioè ben equilibrata della gestazione, non c’è una settimana di gravidanza dalla quale è possibile o no concedersi ai piaceri del sesso. Si raccomanda invece di assecondare le proprie pulsioni e vivere un rinnovato desiderio per quello che realmente è: un evento piacevole in grado di rafforzare il legame di coppia.

 

Cosa succede durante il primo trimestre

Il rivoluzionamento legato alle primissime settimane di gravidanza comporta numerosi cambiamenti, tanto sul piano fisico che psicologico. Ci sono alcuni luoghi comuni associati alla fase iniziale della gravidanza, tra i quali la paura di provocare un aborto spontaneo. Questo è il timore che più di frequente accompagna le donne che scoprono di essere incinta e che sono ancora in uno stato di incredulità.

È sufficiente ricordare che il concepimento può avvenire in un momento imprecisato e chi cerca un figlio potrebbe fare anche altri tentativi nei giorni successivi. Fare sesso durante i primissimi giorni dell’impianto dell’ovulo fecondato non compromette l’esito della gravidanza, perché dovrebbe farlo dopo aver fatto il test?

C’è da dire che i primi mesi di gravidanza sono contrassegnati da bruschi cambiamenti e non sempre di tipo positivo. Quindi il malessere diffuso che si prova durante i primi tempi potrebbe provocare un naturale calo della libido.

Ma non è raro che dopo 11 settimane di gravidanza, quindi quasi alla fine del primo trimestre, la situazione si stabilizzi. Un rinnovato vigore dovuto alla consistente presenza di estrogeni nel sangue e in circolo nell’organismo porta una nuova luce alla gestante. I lineamenti sono più rilassati, la pelle nutrita e i capelli lucidi. Tutti segnali che contribuiscono a rendere la compagna ancora più attraente e desiderabile.

È il momento per cogliere l’occasione di riscoprire una nuova intimità con il proprio compagno. È essenziale per saldare la complicità in vista del grande impegno che si appresta a venire con la nascita del piccolo.

 

Secondo trimestre

La tempesta di ormoni è responsabile di un rinnovato vigore nelle donne che hanno una gravidanza fisiologica. Questo è il momento in cui la mamma vive con piacere la scoperta dei primi segnali adesso chiari e ben identificabili della vita che cresce dentro di lei. È utile instaurare un buon rapporto con il personale medico che segue la gravida. Infatti è utile instaurare quel clima di fiducia e di serenità necessari anche ad affrontare eventuali difficoltà che si possono presentare durante i lunghi mesi d’attesa.

Se in questa fase esistono dei segnali chiari di pericolo, che sono stati già diagnosticati durante i primi esami, sarà necessario prestare le dovute cautele. In alcuni casi il primo trimestre potrebbe essere stato vissuto nell’immobilità totale per scongiurare il rischio di un aborto spontaneo. Qui il cuscino per gravidanza si è rivelato utile per sopportare le lunghe sessioni di staticità sul divano.

Ma nel caso in cui non ci siano rischi legati all’impianto della placenta, o altre cause che possano portare a minacce d’aborto, il sesso in questo periodo presenta i suoi vantaggi sotto diversi aspetti.

La maggiore affluenza di estrogeni si traduce in una maggiore sensibilità di capezzoli e clitoride. La principale conseguenza è il sesso più gratificante che porta orgasmi intensi. Oltre a essere una sensazione piacevole e arricchente, produce effetti a cascata che si rivelano utili per l’andamento della gravidanza.

Il rilascio di ossitocina associato all’orgasmo produce effetti positivi per sé, la coppia e il bebè. Tutti contenti insomma. In questo periodo le contrazioni provocate dall’orgasmo sono utili per allenare il pavimento pelvico. Una buona idea è associare al sesso anche i massaggi con l’olio che servono per rendere elastica e tonica questa zona. La zona di perineo e vagina presto sarà sottoposta a un particolare sforzo e dovrà sopportare la necessaria dilatazione. Il sesso rappresenta un buon allenamento preparatorio.

 

Terzo trimestre

Questo è il momento in cui il pancione prorompe in tutta la sua magnificenza. Dal sesto, settimo mese circa dopo 30 settimane di gravidanza, il pancione che ancora si stentava a vedere viene fuori e comincia a ostacolare i movimenti. Il peso del feto e del sacco amniotico possono affaticare la schiena, le articolazioni e lanciare i primi segnali dolorosi. Qui sarà il caso di dotarsi del cuscino migliore per stendersi comodamente sul fianco e trovare la posizione più confortevole.

In generale il settimo mese di gravidanza è caratterizzato da un nuovo impulso e incontrollata energia che si associa alla comparsa dell’istinto del nido. La premura, cioè, di preparare l’ambiente all’arrivo del bebè. È questo il momento in cui alla stanchezza fisiologica si aggiunge quella del rinnovato carico di lavoro cui la futura mamma si sottopone per rispondere al bisogno di allestire tutto il necessario per l’arrivo del bebè.

Il sesso dopo 31 settimane di gravidanza può anche essere un buon metodo per allentare le tensioni nervose dovute all’incertezza e al protrarsi dell’attesa. Dopo 34 settimane di gravidanza il piccolo potrebbe nascere prematuro. È importante controllare con attenzione i segnali che manda il corpo ma interrompere il sesso all’ottavo mese di gravidanza non è una buona idea.

Infatti, specie nell’ultima fase, le contrazioni provocate dall’orgasmo possono stimolare la nascita. Solo in quest’ultimo periodo, quando l’utero è pronto a rilasciare il feto, la contrazione pelvica e dell’area interessata dall’attività sessuale, può essere funzionale a stimolare il parto.

 

 

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