Come utilizzare un tiralatte

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Alcuni accorgimenti permettono di massimizzare la resa del tiralatte e di ottenerne il maggiore vantaggio in minor tempo.

Un po’ di pratica e l’avvio sereno e costante dell’allattamento al seno sono gli elementi utili per ottenere buoni risultati anche con le pompette.

Cosa sapere su come usare il tiralatte

Ci sono alcuni aspetti da non trascurare, come per esempio il fatto che il seno è un organo molto delicato e sensibile che non andrebbe mai sovrastimolato.

La ragione è che si potrebbe rischiare di infiammare le parti interessate nella produzione del latte.

Non è certamente consigliabile esagerare a tirare causando ematomi o altri incidenti di percorso che rendono la prosecuzione dell’allattamento una battaglia contro i mulini a vento.

È bene considerare che se il latte non esce, ma il piccolo bagna un buon numero di pannolini e cresce in bellezza, probabilmente è il caso di provare un altro modello in commercio.

 

In che modo funziona il tiralatte

I sistemi più moderni e frutto di attenta ricerca nel settore cercano di simulare il più possibile in meccanismo naturale della suzione.

Quindi imitano l’azione del neonato che crea il vuoto per facilitare l’estrazione del latte al netto del grande sforzo che richiede questa operazione per un bebè così piccolo e poco sviluppato.

Inoltre, un buon tiralatte è anche pensato per lavorare a fasi, alternando una prima fase in cui le suzioni sono rapide e leggere a una seconda in cui sono più lunghe e robuste, per creare il vuoto e favorire l’uscita automatica del latte.

Come usare il tiralatte per aumentare il latte

Se ci si accorge che il ritmo di crescita del bebè non è quello desiderato è bene valutare alcune ipotesi, una delle quali riguarda non tanto la produzione di latte ma la capacità del bimbo di succhiare.

La muscolatura ancora debole e le eventuali difficoltà legate alla fase neonatale possono rendere difficile l’accesso al nutrimento.

Stimolare la produzione del latte con il tiralatte significa sostituirsi al bebè che ancora non è forte abbastanza per prendere il latte da sé e stimolare così la risposta automatica della produzione di latte.

Di fatto, il latte estratto si può dare in aggiunta al piccolo servendosi di appositi strumenti che non interferiscono con la capacità del piccolo di continuare a bere al seno materno e quindi stimolarlo ulteriormente.

 

 

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