Dieta in gravidanza: cosa mangiare e cosa no

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Una dieta bilanciata per la gestante deve contenere tutti i principali nutrienti ed essere ricca di frutta e verdura ben lavate per integrare sostanze utili per entrambi

 

Si può mangiare la maionese in gravidanza? E il prosciutto? Il sushi? Durante la gestazione valgono regole alimentari molto simili a quelle previste da una dieta bilanciata da seguire normalmente. È utile adottare pochi accorgimenti, utili a prevenire l’insorgenza di alcune malattie che potrebbero rappresentare un pericolo per lo sviluppo del feto.

In questo caso sarà sufficiente privilegiare alcune precauzioni e limitare il consumo di determinate pietanze più a rischio. I principali veicoli di intossicazione alimentari, per esempio la verdura non lavata bene, frutti di mare, conserve casalinghe, uova crude, andrebbero evitati per limitare i rischi.

Di certo vale la regola che non è una buona norma “mangiare per due”. Di solito a tavola sono presenti tutti i nutrienti utili per consentire un corretto sviluppo fetale, non serve quindi aumentare le dosi. Allo stesso modo, è bene ricordarsi che il peso preso e che spesso perdura dopo il parto è funzionale e non un marchio di inadeguatezza. Quindi è importante evitare di nutrirsi bene per paura di sentirsi grasse.

Le regole dell’alimentazione in gravidanza

In generale si considera che la nostra alimentazione, specie se fondata sui principi della dieta mediterranea, sia adeguata a sopperire i bisogni della donna gravida. La varietà è l’elemento centrale per garantire un giusto apporto di nutrienti. Inoltre, si ritiene che variare la dieta possa limitare l’insorgenza di allergie o intolleranze alimentari nel bambino. Nutrienti ed eventuali allergeni passano attraverso il filtro materno e il feto impara a riconoscerli. In seguito, anche l’allattamento al seno sarà utile per introdurre i principali allergeni e verificare in maniera protetta se si possano verificare reazioni.

Quando ci si chiede cosa mangiare in gravidanza la risposta dovrebbe essere sempre: un po’ di tutto. La regola principale è variare, ma facendo sempre attenzione a introdurre alimenti “sani”. Gli stessi che si consiglia di prediligere per godere di buona salute. Quindi è bene privilegiare alimenti di origine vegetale, meglio se ben lavati e ben cotti. Legumi e cereali si possono combinare per differenziare la fonte di macronutrienti, proteine e carboidrati. Si potrà anche seguire il proprio istinto e privilegiare quegli alimenti che procurano una sensazione di benessere.

 

Cosa non mangiare in gravidanza

La lista degli alimenti tassativamente proibiti è facile da riconoscere: sono tra i tabù di ogni dieta bilanciata e in particolare vanno evitati quelli che possono veicolare patologie. In cima alla lista, le conserve casalinghe. L’atavico rapporto di amore incondizionato e paura di non riconoscere i segnali della presenza di tossine, in questo caso va messo da parte. Non è il momento di rischiare intossicazioni da botulino o altri patogeni che si possono sviluppare in verdure sottolio, marmellate, e simili.

I frutti di mare, mitili e vongole, e pesce crudo sono un capriccio che ci si concede di tanto in tanto, ma possono portare a sviluppare epatite e altre gravi infezioni che è meglio evitare. Anche per la ricotta in gravidanza ci sono delle limitazioni, perché durante il processo produttivo la carica batterica non è del tutto azzerata e potrebbe essere veicolo di brucellosi.

 

L’alcol non è un elemento assorbito dall’organismo, che infatti lo espelle in modi diversi per liberarsi della sua tossicità, compresa la placenta e quindi il sangue del feto. Se assunto smodatamente adesso può causare nel bambino la sindrome feto-alcolica causa di disabilità permanenti. Di fatto non si hanno dati certi sulla soglia minima o la fase di assunzione di alcol che possa provocare danni al bambino. Per questo si raccomanda di non toccare nemmeno una goccia d’alcol durante l’attesa.

Tra i cibi da evitare in gravidanza a volte si trova anche la frutta e la verdura perché possono rappresentare un potenziale pericolo. Se non ben lavata, può veicolare la toxoplasmosi e per questo si raccomanda di non mangiare insalata al ristorante perché potrebbe non essere perfettamente pulita. Ma sarebbe di certo un grave errore evitare di consumare questi alimenti, in quanto basta lavarli con cura.

Sul prosciutto cotto in gravidanza esistono opinioni diverse, ma le raccomandazioni in generale prevedono di limitare il consumo di alimenti ricchi di grassi e sale. Esattamente come si dovrebbe fare ogni giorno in condizioni normali.

 

L’aiuto del nutrizionista

In alcuni casi potrebbe essere utile chiedere aiuto a un esperto perché elabori una dieta su misura per la mamma. Si tratta spesso di un caso limite, di solito una donna è in grado di riconoscere le proprie necessità e assecondare i propri desideri in maniera equilibrata. Ma non è del tutto sbagliato chiedere al nutrizionista di elaborare una dieta settimanale che serva a fugare dubbi oppure intervenire in casi limite.

Se le condizioni di partenza presentano criticità potrebbe dare il suo parere sull’opportunità o meno di mangiare cibi particolari, magari la bresaola in gravidanza se la donna ne manifesta aperto desiderio. Del resto, curare la salute della mamma è importante tanto quanto comprare il corredo, il lettino per neonati e ogni altro aspetto legato al periodo della dolce attesa.

 

Rischi legati al sovrappeso in gravidanza

È bene non sottovalutare gli effetti sull’organismo se si eccede con l’aumento di peso. Un aumento ponderale eccessivo porta con sé tutte le note conseguenze negative. Un affaticamento del sistema cardiocircolatorio potrebbe causare difficoltà durante il travaglio. Potrebbe causare ipertensione con le gravi conseguenze associate a questo fenomeno, note come preeclampsia o gestosi.

È utile muoversi e fare passeggiate per scaricare la tensione e favorire la circolazione del sangue, se non si può uscire è il caso di pensare all’acquisto del miglior tapis roulant per tenersi in movimento.

Cos’è la pregnoressia

Può capitare di dimagrire in gravidanza specie durante le primissime settimane, questa rappresenta una reazione del corpo del tutto normale. Invece non è auspicabile che il peso diminuisca durante i mesi successivi, quando potrebbe essere indice di una criticità nello sviluppo del feto.

Influenzate da esempi negativi come alcune star del jet set, alcune donne potrebbero sviluppare un disturbo alimentare noto come pregnoressia. L’anoressia durante la gravidanza è un fenomeno marginale, ma potrebbe essere la manifestazione di un disturbo psicologico serio che necessita di supporto efficace.

 

 

 

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