Come funziona e quando fare il test di gravidanza

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

C’è chi se ne accorge subito, chi vive l’attesa carica di aspettative, eppure per fare un test di gravidanza affidabile la regola è sempre una: aspettare il primo ritardo

 

Il ciclo ovarico ha una durata di 28 giorni se non avviene la fecondazione dell’ovulo, in quel caso il suo ciclo completo è di 40 settimane e si completa con la nascita del bebè. Tante donne hanno il ciclo ogni mese, eppure tutte vivono questo evento in maniera distinta. Non per tutte è facile accorgersi di essere incinta prima di effettuare il test e chi ha deciso di puntare alla gravidanza potrebbe vivere più o meno serenamente questo periodo carico di attese, dubbi e aspettative.

Se si desidera restare incinta, la regola dovrebbe essere sempre quella di mantenere la calma e un’attitudine aperta verso gli avvenimenti. Ma spesso le circostanze portano le donne a sviluppare una tensione latente che non giova alla salute né rende serena l’attesa.

 

Cosa rileva il test di gravidanza

Per sapere se si è incinta è necessario eseguire il test che misura i livelli di ormone beta hCG nelle urine o nel sangue. La sua concentrazione cambia a seconda della fase in cui si trova la gravidanza. All’inizio, il valore conferma l’avvenuto impianto dell’embrione nell’utero ed è la prova tangibile dell’avvio del delicato processo di accettazione del corpo verso il nuovo arrivato.

Una complessa ma affascinante concatenazione di eventi concorre affinché l’impianto avvenga in maniera ottimale. La prima prova tangibile di questo fenomeno sta proprio nella produzione dell’ormone di cui si rivelano tracce già dopo sei o sette giorni dopo l’impianto.

Quindi, quando fare il test di gravidanza? Dato che la finestra temporale in cui può avvenire il concepimento è compresa tra il sedicesimo e il ventesimo giorno del ciclo mestruale, si può dedurre che un test può essere affidabile già qualche giorno prima di accorgersi del ritardo. Non serve dire che un test di gravidanza positivo non è di per sé un buon motivo per darsi subito da fare a cercare un lettino per neonati.

 

Quale test è il più affidabile

Ci possono essere diverse ragioni per cui avviene la produzione dell’ormone misurato abitualmente. In alcuni casi, l’impianto dell’uovo può avvenire anche senza che ci sia stata effettivamente una fecondazione. Oppure questa, partita con successo, si può interrompere persino prima che la donna abbia il tempo di accorgersi del ritardo.

Per questo motivo, in genere si sconsiglia di effettuare il test prima dell’effettivo ritardo. Si tratta di una pratica che potrebbe causare frustrazione e false aspettative nella coppia che vorrebbe un bebè che non arriva. Una sensazione che in tanti vivono e che invece bisogna imparare a gestire in maniera ponderata per evitare il senso si sopraffazione.

Anche l’aspetto economico può avere un impatto considerevole. Di solito un test di gravidanza precoce, uno su tutti il Clearblue, può avere un costo davvero alto rispetto ai pochi centesimi che vale l’esame delle urine in laboratorio.

La datazione esatta non è così agevole con gli strumenti fai da te a disposizione dei singoli individui. Il metodo migliore per accertarsi che ci sia un progresso della gravidanza è con l’esame ematico e quindi con la prima ecografia che data l’esatto momento del concepimento.

Quando è il momento di fare il test

Prima di fare il test, dunque, è necessario saper aspettare qualche giorno dalla data in cui si attende il ciclo e questo non si presenta. La faccenda si complica di certo quando il ciclo non è regolare e possono presentarsi grosse variazioni dell’inizio di ogni nuova ovulazione.

In generale è utile tenere un diario in cui appuntare la data di inizio, il giorno 1 di ogni ciclo e cercare di individuare un modello di riferimento. Anche se non sempre è facile individuarlo, le donne possono riconoscere in alcuni casi l’inizio dell’ovulazione vera e propria, si tratta del momento in cui l’ovulo è maturo e pronto a essere fecondato. 

Da questo momento in poi, trascorrono sempre 16 giorni prima del sanguinamento in mancanza di fertilizzazione. Un ritardo rispetto a questo evento, seppure non tutte siano in grado di riconoscerne i segnali, può dare il via e indicare con precisione dopo quanto fare il test di gravidanza.

 

In quali circostanze è utile ripetere il test

È utile seguire le indicazioni del proprio medico e fare in modo di seguire un protocollo scrupoloso ma non ossessivo. È un’eventualità comune che si verifichino delle perdite da impianto che di per sé non sono un segnale negativo.

La procedura più comune è quella che vede l’esecuzione del test fai da te, quello che si compra in farmacia o nei supermercati più forniti. Da qui, una volta che il risultato è positivo, si potrà iniziare a fare le analisi di laboratorio in grado di quantificare la reale entità delle beta hCG, di fatto il primo elemento misurabile per valutare il corretto impianto e la progressione dello sviluppo dell’embrione.

Sarà il medico a indicare dopo quanti giorni fare il test sul sangue, inoltre in base alle sue valutazioni, il quadro clinico della donna, e il protocollo ministeriale, sarà necessario effettuare anche altri accertamenti utili. Il prezzo di queste ulteriori analisi è in parte coperto dal SSN che si fa carico della spesa in parte o in tutto per determinati accertamenti.

L’utilità dei calcolatori

Online è possibile trovare degli strumenti utili per avere un’indicazione di massima riguardo la possibilità di essere o meno incinta. Si tratta di software in grado di elaborare alcuni dati a partire da parametri fissi, come per esempio la regolarità con cui l’ovulo, se non è fecondato si stacca dall’endometrio dando luogo al sanguinamento mestruale.

Si possono usare questi calcolatori per avere una stima di massima rispetto al proprio ciclo mestruale, ma è bene considerare che quelli gratuiti non sempre riescono a elaborare statistiche complesse monitorando più mesi alla volta.

Il test di gravidanza fai da te, cioè quello che si fa intingendo le urine nella cartina tornasole, è di solito un elemento affidabile per poter stabilire concretamente se ha inizio la gravidanza.

 

 

 

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