Dolore pungente al seno in menopausa o prima del ciclo: le cause

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Durante la menopausa o qualche giorno prima del ciclo mestruale, capita spesso di avvertire fitte e dolori lancinanti al seno. Le cause possono essere molteplici e dipendere da diversi fattori. Vediamo i più comuni.

 

Tra i sintomi più comuni della sindrome premestruale, il dolore al seno è un disturbo particolarmente frequente che colpisce 7 donne su 10. A dispetto di quanto si possa pensare, si tratta di un fenomeno del tutto fisiologico che si manifesta ciclicamente qualche giorno prima delle mestruazioni. Sebbene le cause possano essere diverse, la più comune è legata ai cambiamenti ormonali che si verificano durante il ciclo mestruale.

Tuttavia, questo senso di tensione al seno può dipendere anche da altri motivi, come nel caso della mastodinia non ciclica che si manifesta generalmente dopo i 40 anni o in menopausa.

L’intensità del sintomo mammario può variare da lievi fitte a forme più severe che potrebbero ostacolare le normali attività quotidiane di chi ne soffre. Vediamo quali sono le cause più comuni che portano alla nascita di questo disturbo, quand’è il caso di consultare il medico e quali rimedi possono attenuare il dolore.

 

Mastodinia: tipologie e cause

In termini medici il dolore al seno prima del ciclo viene definito mastodinia (o mastalgia) e ne esistono tre diverse tipologie. La più comune è dovuta alle variazioni ormonali causate dall’ovulazione e si manifesta qualche giorno prima del ciclo mestruale con sintomi che vanno dal seno gonfio, turgido e dolorante, fino a forti sensazioni di bruciore che possono irradiarsi fino all’ascella e alla parte interna del braccio.

Generalmente il dolore si localizza nelle zone superiori ed esterne delle mammelle o in punti precisi in un solo seno, ma in entrambe i casi scompare progressivamente con l’arrivo delle mestruazioni.

La seconda tipologia (mastodinia non ciclica) ha un’incidenza minore rispetto alla forma ciclica (circa il 30% dei casi) e non ha alcun rapporto con la sindrome premestruale. Può coinvolgere tutte le donne in età fertile, ma risulta più frequente in età avanzata (tra i 40 e i 50 anni), manifestandosi improvvisamente senza una motivazione specifica.

Diversamente dai dolori al seno da ciclo, la mastodinia non ciclica riflette spesso un disturbo difficile da interpretare ma che va sempre tenuto sotto controllo perché potrebbe essere sintomo di un nodulo al seno o lesioni benigne alla mammella.

La terza forma di mastodinia – detta mastalgia extramammaria o falsa mastodinia – non dipende da problemi intrinseci ai seni ma è causata da fattori esterni, come la costocondrite (infiammazione delle giunzioni costocondrali), ernie cervicali, osteoporosi, artrosi e gravi scoliosi, che provocano tensione mammaria e forte dolore ai capezzoli o nella zona pettorale.

Anche in questo caso, se il disturbo si manifesta in età avanzata è bene rivolgersi al medico ed effettuare dei controlli approfonditi per escludere patologie gravi.

Un’altra possibile causa delle fitte al seno può essere una mastite, ossia un processo infiammatorio che interessa la ghiandola mammaria durante l’allattamento.

In questi casi, il trattamento del dolore può prevedere l’assunzione di antibiotici in grado di ridurre la carica batterica all’origine dell’infiammazione al seno, da assumere sempre sotto prescrizione medica, e l’utilizzo di un reggiseno per allattamento, da associare all’applicazione di impacchi caldi (prima di allattare) e freddi (dopo aver allattato) per calmierare il dolore.

 

Dolore seno: sintomi

Nel lungo elenco dei sintomi caratteristici della sindrome premestruale, il seno gonfio e dolente è probabilmente uno dei più invalidanti e il motivo principale che spinge le donne a richiedere una visita senologica. In genere, qualche giorno prima dell’arrivo del ciclo, il dolore al seno irradiato al braccio diventa talmente forte che anche un leggero sfioramento della mammella può diventare una una vera tortura.

In genere, la mastodinia legata al mestruo è bilaterale e coinvolge entrambi i seni, ma può anche capitare che il fastidio si localizzi in punti precisi del petto, provocando forti fitte al seno sinistro o destro.

Tra i numerosi sintomi che caratterizzano questa forma di mastodinia, si segnala anche l’ingrossamento del seno e la comparsa di piccoli noduli mammari che, in genere, si riassorbono spontaneamente nei giorni successivi alle mestruazioni.

In alcuni casi, il dolore pungente al seno e l’aumentata sensibilità della regione mammaria possono costituire i primi segnali di una gravidanza e accompagnarsi ad altre sintomatologie come nausea, stanchezza generalizzata, alterata percezione di odori e gusti e minzioni più frequenti.

Il dolore al seno in menopausa, invece, potrebbe essere determinato dalla presenza di noduli o cisti al seno, dalle alterazioni ormonali tipiche del climaterio oppure da terapie ormonali che prevedono l’assunzione di farmaci estrogenici o progestinici.

 

Quando preoccuparsi

Come già anticipato, il dolore al seno legato all’ovulazione non deve indurre inutili allarmismi quando regredisce spontaneamente dopo il ciclo mestruale, la forma del seno è normale e non si accompagna a secrezioni lattiginose o forte prurito al capezzolo.

Per distinguere il tipico dolore al seno associato alla sindrome premestruale da una mastodinia potenzialmente patologica, oltre all’autopalpazione delle mammelle per riconoscere eventuali anomalie e irregolarità del seno, è opportuno sottoporsi a una visita senologica per una diagnosi specifica quando il fastidio si localizza in un punto preciso della regione mammaria e non viene alleviato dai comuni antidolorifici per il trattamento della dismenorrea.

Ricordiamo, inoltre, che solo nel 2% dei casi il disturbo si associa alla presenza di un tumore mammario, poiché raramente le neoplasie al seno esordiscono con sintomi specifici come la mastodinia.

Terapie e rimedi naturali

Per quanto riguarda le terapie per il trattamento del dolore, sebbene nella maggior parte dei casi non si renda necessario ricorrere a farmaci e medicinali specifici, quando il disturbo diventa difficile da sopportare si possono assumere degli analgesici a base di ibuprofene e paracetamolo.

Nei casi più gravi e debilitanti, dopo tutte le possibili analisi del caso, il medico può anche prescrivere dei farmaci formulati con principi attivi che bloccano l’azione degli ormoni responsabili del dolore, come il danazolo e la bromocriptina.

Prima, però, di ricorrere a queste terapie farmacologiche, che spesso generano spiacevoli effetti collaterali, vale la pena provare alcuni rimedi naturali che potrebbero attenuare il dolore, come:

♦ effettuare degli impacchi caldi sulla zona dolorante;

♦ limitare l’assunzione di bevande eccitanti (caffè, tè e cola) in quei giorni del mese;

♦ seguire un corso di rilassamento muscolare (yoga o pilates);

♦ assumere degli integratori di Omega 3, che aiutano a riequilibrare la composizione delle membrane cellulari riducendo gli stati infiammatori;

♦ integrare la propria dieta con alimenti ricchi di vitamina E per alleviare i sintomi tipici della sindrome premestruale, compreso il dolore al seno.

 

 

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