Si può bere la camomilla in gravidanza o fa male?

Ultimo aggiornamento: 28.04.24

 

Quali sono le tisane e le bibite consentite quando si è in dolce attesa? Scopriamo cosa è possibile bere per contrastare la nausea. 

 

Il piccolo non è ancora nato e già siete intenti ad acquistare culla, passeggino, recinto per bambini, pannolini e tutine? Pensare a tutte queste cose durante i primi mesi della gestazione è davvero prematuro, poiché ci saranno altre problematiche da affrontare, come per esempio la tanto temuta e fastidiosa nausea.

Ma quali sono le tisane in gravidanza che non causano scompensi al feto? In questo articolo proveremo a elencarvi le bevande proibite e quelle permesse, spiegando inoltre quali sono le proprietà della camomilla e perché può rivelarsi un valido aiuto contro il gonfiore addominale.

 

Bevande alcoliche

Dovrebbe essere scontato, eppure molte persone si chiedono se sia possibile bere birra in gravidanza. Non c’è dubbio che le bibite alcoliche, come anche vino, champagne, spumante e qualsiasi altra bevanda inebriante, non debbano assolutamente rientrare nella dieta di una donna incinta.

Il Ministero della Sanità infatti consiglia, in via precauzionale, di non assumerne nemmeno dosi minime, poiché non si conoscono gli effetti collaterali sul feto. Inoltre, è stato dimostrato che il futuro nascituro può metabolizzare l’alcol tramite il cordone ombelicale e riportare danni cerebrali o ad altri organi che regolano la funzionalità epatica, come fegato e pancreas.  

Caffeina e teina

La maggior parte dei ginecologi e dei nutrizionisti tende generalmente a sconsigliare a priori l’utilizzo di tali bevande durante la gestazione: il caffè in particolare, sembra possa in qualche modo aumentare il rischio di aborto e contribuire a un rallentamento della crescita fetale.bSi tratta però di linee guida generali, rivolte soprattutto alle donne con una gravidanza non fisiologica, per la quale è necessario un controllo più scrupoloso e la massima cautela.

In realtà, la caffeina e la teina non sono del tutto proibite, ma è possibile assumerne una quantità pari a 200 mg al giorno, che corrisponde a circa due o tre tazze di caffè o di tè. In ogni caso, per una maggiore sicurezza è sempre consigliabile evitarle a prescindere o chiedere delucidazioni al proprio ginecologo.

 

Bevande zuccherate

Sarebbe opportuno evitare o comunque limitare il consumo di succhi di frutta, Coca cola e altre bibite gassate, poiché la percentuale di zuccheri contenuti è davvero alta e potrebbe far aumentare eccessivamente di peso la mamma e il nascituro. Inoltre, è altamente sconsigliato per le donne affette da diabete gestazionale.

Come contrastare la nausea

Il problema maggiormente riscontrato in gravidanza, che può durare solo alcuni mesi o protrarsi per tutta la gestazione, è la nausea. Alcune donne infatti non ne soffrono solo al mattino, ma per tutta la giornata, non riuscendo ad alimentarsi adeguatamente e rischiando puntualmente di vomitare il cibo ingerito.bSi tratta di una condizione che non genera rischi per il feto, soprattutto se si presenta nelle prime settimane dal concepimento, tuttavia, è davvero molto fastidiosa, ma è possibile contrastarla con alcune alternative naturali.

Per esempio, la camomilla ha benefici enormi sull’intestino generati dal suo principio attivo, il camazulene, in grado di calmare la nausea e la sensazione di vomito. Anche lo zenzero in gravidanza può rivelarsi molto utile: si può masticare fresco di tanto in tanto, oppure è possibile tagliarlo a fettine e metterlo in infusione in acqua bollente per circa 15 minuti, aggiungendo infine alcune gocce di limone per migliorarne il sapore. Il rizoma ha infatti caratteristiche digestive, può contrastare il senso di pesantezza e il gonfiore addominale grazie alle particolari molecole contenute al suo interno, chiamate gingeroli.

Un altro efficace rimedio contro i problemi intestinali e la nausea è il canarino, una bevanda a base di acqua, alloro e scorze di limone, che va bevuta calda dopo 15 minuti di infusione. Non crea problemi al feto, tuttavia è sempre opportuno non esagerare ed evitare sovradosaggi.

 

Si possono assumere integratori alimentari?

Chi ha detto che la valeriana fa male? Si tratta invece di un ottimo rimedio per contrastare i disturbi del sonno, anche durante la gestazione. Soprattutto d’estate infatti, le donne in dolce attesa potrebbero soffrire maggiormente il caldo e a causa degli sbalzi ormonali, e per via dell’agitazione dovuta alla situazione potrebbero manifestare problemi notturni, come l’insonnia. La valeriana non è controindicata in gravidanza, tuttavia, è sempre opportuno chiedere al proprio ginecologo i tempi e i modi di somministrazione.

Un altro integratore particolarmente indicato e altamente raccomandato per le donne incinte è l’acido folico, l’unica vitamina in grado di ostacolare l’insorgenza della spina bifida nel feto, una malattia che può causare gravi alterazioni a livello cerebrale e scheletrico.

Si può usare la melatonina in gravidanza? La risposta è incerta: se da un lato non vi sono abbastanza prove scientifiche che dimostrino la sua sicurezza durante la gestazione, è necessario considerare che si tratta pur sempre di un ormone regolatore del ciclo sonno-veglia, che in ogni caso potrebbe causare effetti collaterali. Un sovradosaggio infatti può provocare mal di testa, nausea, diminuzione del peso della madre e del futuro nascituro e alterazione della pressione, ovvero sintomi piuttosto preoccupanti. Meglio dunque ricorrere ad altri rimedi, come per esempio la camomilla oppure la valeriana, da assumere sempre sotto osservazione del proprio medico.

 

Precauzioni

Quando si è in dolce attesa è necessario prendere tutti gli accorgimenti possibili, soprattutto quando si tratta di una gravidanza non fisiologica e dunque con un rischio di aborto elevato. Il nostro è un articolo puramente a scopo informativo e non può assolutamente sostituire il parere del proprio medico curante o del ginecologo. In alcuni casi infatti, assumere caffè o la camomilla in gravidanza, che potrebbe sembrare innocua, possono in realtà rivelarsi deleterie.

Le tisane, nonostante siano sostanze totalmente naturali, possono causare seri problemi al feto: per esempio l’infuso di rosmarino ha effetti collaterali nelle donne in stato interessante, così come la menta, l’eucalipto, la salvia e la maggior parte delle erbe che si utilizzano contro la nausea e i problemi digestivi.

Per questo motivo, vi suggeriamo in ogni caso di contattare uno specialista, che possa seguirvi durante tutte le fasi della gestazione fino alla nascita del bambino, per evitare qualsiasi tipo di problema derivante dalla propria alimentazione.

 

 

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