Vento e bambini: come comportarsi?

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Quali sono le precauzioni da prendere se c’è una giornata ventosa? Dalle allergie all’inquinamento, ecco come prevenire qualsiasi disturbo in base alla stagione.  

 

Le giornate particolarmente ventose potrebbero rovinare una bella passeggiata con il bimbo o le ore trascorse al parco, ma siamo davvero sicuri che il vento faccia male ai più piccoli? In questa guida cerchiamo di capire come affrontare al meglio la questione, cercando di proteggere i bimbi nel modo giusto, senza strafare. Moltissimi genitori credono che il vento sia la causa di malanni stagionali e di piccoli infezioni come la congiuntive e la bronchite, ma sembra che le cose non stiano proprio così, almeno secondo i pediatri.

Un bambino, quanto più è piccolo, rischia di ammalarsi soprattutto in un ambiente chiuso dove circola poca aria e risulta l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri e virus. Anche il vento può trasportare batteri, certo, ma in ambienti esterni o interni ma ben ventilati diminuisce il rischio di entrare in contatto con i germi.

 

Allergie e inquinamento

Il vento può essere altresì dannoso in alcuni casi, ovvero se il bimbo soffre di allergie. Le giornate ventose trasportano pollini nell’aria e per chi soffre di allergie non è davvero il massimo. Potrebbero non bastare le cure contro le allergie o l’uso di uno spray, quindi se il vostro bimbo è allergico ai pollini evitate di portarlo in giro durante le giornate ventose, in modo particolare in primavera e in estate.

Il vento trasporta anche le particelle che inquinano l’aria e questo può avere un doppio effetto. Da una parte l’aria si ripulisce perché il vento porta via l’inquinamento, ma dall’altra può accadere che in certe zone si accumulino le particelle inquinanti. In particolare, se abitate vicino a zone industriali e quindi dove il tasso di inquinamento può essere maggiore, è preferibile evitare di fare passeggiate durante le giornate ventose proprio per la possibilità di respirare più aria “cattiva”, per così dire.

 

 

Può provocare mal di testa?

Tantissimi genitori sono convinti che il vento possa causare il mal di testa. Il responsabile del Centro Cefalee dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma afferma che nei soggetti che soffrono di emicrania, il vento potrebbe essere una delle cause scatenanti, ma solo in bambini emicranici. L’emicrania è un disturbo caratterizzato da una forte  componente genetica combinata a numerosi fattori esterni, tra cui le condizioni atmosferiche, lo stress e l’alimentazione.

Nel caso in cui il vostro bimbo dovesse soffrire di emicrania allora la migliore opzione è quella di evitare di passare tante ore all’aperto durante le giornate particolarmente ventose. Se abitate al mare o in zone soggette al vento e il bimbo soffre di emicrania, chiedete il parere del pediatra sul da farsi.

 

Rende nervosi?

Non sembra essere una novità che le condizioni atmosferiche possono avere un impatto sul nostro umore. La pioggia porta malinconia e il sole tanta energia ed entusiasmo. Non è una regola, ma in generale svegliarsi con una bella giornata fa sempre la differenza. Detto ciò, sia grandi che piccini, possono diventare più irrequieti e irritabili durante le giornate ventose. Molto dipende dal tipo di vento e dalla sua intensità. Se si prolunga ed è molto forte, allora non stupisce che possa infastidire anche i più piccoli. C’è chi non riesce proprio a sopportarlo e quindi preferisce rifugiarsi nel passeggino.

Per capire se vostro figlio non sopporta il vento basterà quindi osservare il suo comportamento. Se vi doveste accorgere che lo rende nervoso, per evitare che possa piangere e stare male, entrare in un posto chiuso e aspettate che passi.

 

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Cosa fare in presenza di bambini quando c’è vento?

 

Vento e neonati

Un discorso diverso riguarda i lattanti e i neonati in generale. Quando il bimbo ha solo pochi mesi è bene uscire di casa a fare delle sane passeggiate proteggendo il piccolo in modo adeguato. Questo non significa che è ideale uscire con un vento che soffia a 100 km all’ora, anche perché la polvere sollevata può causare allergie e irritazioni agli occhi dei più piccoli.

Per proteggere il neonato al meglio basta tenerlo nella culla o nella carrozzina, in grado di creare un ambiente protetto al riparo da vento e freddo, in generale.

Ricordate che i bebè sono delicatissimi, ma questo non significa che coprirli troppo è buona cosa. La loro temperatura corporea è di circa 37°C quindi ci vuole pochissimo per farli sudare e quindi rischiare che si ammalino davvero.

 

 

Vento a sorpresa? Ecco cosa fare…

Siete usciti con una bella giornata di sole, ma il tempo è pazzerello e all’improvviso arriva il vento. Siete in mezzo al parco e non sapete cosa fare per proteggere il vostro bimbo.

Se avete il passeggino potete usare capotte e copri-pioggia per garantire massima protezione contro le folate più intense. Se il bimbo è più grandicello e non usa il passeggino, ricordatevi di uscire sempre con una giacca a vento con cappuccio impermeabile, che in caso di vento e pioggia, lo protegge per bene.

Infine, come abbiamo scritto qui sopra, il miglior riparo in caso di brutto tempo è un ambiente chiuso che sia un bar, la biblioteca o il supermercato.

 

 

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