Come scegliere un buon fasciatoio

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Chi vuol sapere quali sono le caratteristiche di un buon fasciatoio deve prima aver chiaro quale sia lo scopo di aggiungere in casa un mobile speciale per la cura del neonato.

Si possono svolgere sul letto la maggior parte delle attività di cura per il piccolino e questo supporto sarà davvero indispensabile solo per pochi mesi di vita del piccolo. Ma allora perché è così importante?

Si tratta di valutare con attenzione l’accessibilità a tutto quello che serve per il cambio e le operazioni di cura, o per il bagnetto. Ed essere certi di averli tutti a portata di mano esattamente quando servono.

I mobiletti per il cambio o per fare il bagno servono proprio a concentrare in un’unica postazione tutto quello che serve per permettere al piccolo di godersi a pieno il proprio momento di intimità a stretto contatto con il proprio genitore.

Una postazione per tutto quello che serve

Il vantaggio che porta scegliere di acquistare un mobile per il cambio è quello di portare il bebè all’altezza delle braccia dell’adulto che se ne prende cura.

Detto così sembrerebbe riduttivo ma non lo è affatto. Un bebè durante le prime settimane di vita può essere cambiato almeno sei o otto volte al giorno.

Inoltre passerà tanto tempo in braccio ai genitori e avrà ritmi di sonno e veglia scanditi da esigenze specifiche che rivoluzioneranno le abitudini degli adulti di riferimento.

Un oggetto che permette di non piegare la schiena per cambiare il pannolino o i vestiti sporchi diventa presto una benedizione per le mamme e i papà felicissimi ma estenuati da giorni di grandissima emotività e impegno.

Oltre a consentire di non curvare troppo la schiena verso il basso, il fasciatoio ha il compito di contenere pannolini, creme e altri accessori che servono per la cura del bebè.

Quando è presente la vasca è possibile anche contare su un altro elemento per completare tutta la routine dell’igiene quotidiana concentrando in una sola postazione proprio tutto quello di cui si ha bisogno.

 

Scegliere il modello in base al suo ingombro

Esistono comode versioni dotate di cassettiera e qui è davvero possibile creare una base operativa in cui si è pronti a risolvere qualsiasi emergenza con interventi a portata di braccia.

Un cambio pannolino può essere una vera sfida durante le prime settimane e il piccolo può avere il talento di sporcarsi appena dopo essere stato cambiato e profumato.

Essere subito pronti per intervenire quando si nota un arrossamento, per medicare l’ombelico, per scegliere la mise adatta all’arrivo delle visite, questo si può fare quando si hanno a disposizione dei cassetti ampi e capienti sotto la vasca e il ripiano per il cambio.

Ma chi non può permettersi di mettere in bagno un vero e proprio mobiletto in più deve puntare a soluzioni ugualmente versatili e comode ma con un ingombro ridotto.

Le versioni pieghevoli possono essere molto utili per offrire comunque dei supporti e dei ripiani su cui poggiare ciò che serve dopo il bagnetto.

Poi basterà togliere la vasca per richiudere la struttura e avere di nuovo accesso al bagno senza sacrificare la libertà di movimento.

Le soluzioni minimali sono comunque d’aiuto

Chi invece deve fare i conti con spazi davvero ridotti o vuole creare un punto extra in casa per il cambio senza dover andare in bagno può ricorrere alle soluzioni a muro.

Si tratta di un ottimo compromesso tra la comodità di avere il bebè a portata di braccia senza dover affaticare la schiena, ma al netto dell’ingombro.

A questi elementi da fissare a parete è possibile abbinare dei mobiletti o delle strutture chiuse o con scaffali e contenitori che permettono di avere comunque tutto quello che serve in un batter d’occhio.

Un’alternativa ancora più essenziale e da non dimenticare di prendere in considerazione è il supporto da viaggio. Si tratta di un elemento da usare ovunque serva per garantire al piccolo un supporto sempre pulito per i cambi da fare fuori casa.

Si tratta di soluzioni speciali perché richiedono un po’ di adattamento e agilità nei movimenti, infatti qui mancano sistemi di contenimento dei movimenti dei piccoli.

E questo potrebbe rappresentare una sfida in più per i genitori che cercano di cambiare i bimbi più grandicelli che hanno già capito come divincolarsi e scappare alla procedura del cambio di pannolino.

 

 

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