Quanti sono i rischi di una gravidanza indesiderata con il coito interrotto

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Il coito interrotto è una pratica contraccettiva abbastanza diffusa. Tuttavia si tratta di un metodo molto rischioso, che potrebbe portare a delle gravidanze indesiderate.

 

Il coito interrotto (dal latino coitus interruptus) è un metodo contraccettivo molto praticato durante i rapporti sessuali. Purtroppo la sua efficacia è alquanto discutibile, perché la donna corre un alto rischio di incappare in una gravidanza indesiderata.

Per capire meglio cos’è il coito interrotto, è bene sapere in cosa consiste e quali sono i vantaggi e gli svantaggi che ne possono derivare.

 

Che cos’è il coito interrotto?

Il coito interrotto consiste in un rapporto non protetto, che prevede l’estrazione del pene dalla vagina, prima del raggiungimento dell’orgasmo maschile, ovvero poco prima dell’eiaculazione da parte dell’uomo.

Al di là di tutti i vantaggi sensoriali che può portare un rapporto naturale di questo tipo, vale a dire sesso senza preservativo, si tratta di un metodo contraccettivo poco affidabile, che è causa di molteplici gravidanze indesiderate.

 

Un po’ di statistiche

In base a una ricerca effettuata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), si è rilevato che il 26% dei giovani pratica il coito interrotto come metodo contraccettivo. A tal proposito, è bene sapere che esistono dei veri e propri parametri statistici, che sono in grado di evidenziare l’efficacia e i rischi dei metodi anticoncezionali.

Per esempio, attraverso l’indice di Pearl, che è uno degli strumenti di riferimento in questo campo, la percentuale di gravidanze causate dal sesso non protetto del coito interrotto, oscilla tra il 18 e il 22%.

In pratica il rapporto numerico di donne che rimangono incinte attraverso questa pratica è di 20 su 100. Chiaramente il livello di rischio aumenta esponenzialmente se il coito interrotto viene praticato nei giorni di massima fertilità, ovvero quelli che coincidono con il processo di ovulazione.

Nell’ultimo caso, le probabilità di comprare pannolini e fasciatoio sono molto più alte di quanto si possa pensare.

Sempre l’OMS, ha stimato che la percentuale di mamme che ha avuto una gravidanza non desiderata, praticando tale metodo contraccettivo durante il primo anno di utilizzo, oscilla dal 4 al 27%, in base all’attenzione che si è prestata nel metterlo in pratica.

Secondo un’indagine ISTAT, in Italia il coito interrotto viene praticato ancora dal 18,7%, contro lo 0,4% dei francesi.

Tale tendenza “nostrana”, è prevalentemente giovanile, anche se è in lento calo, probabilmente per l’acquisizione di un maggiore senso di consapevolezza, circa i rischi legati ai rapporti senza preservativo. Tra questi ricordiamo appunto quello delle gravidanze indesiderate e quello delle malattie sessualmente trasmissibili.

 

Fattori di rischio

Come abbiamo anticipato precedentemente, il primo rischio di un rapporto sessuale attraverso la pratica del coito interrotto, consiste in una gravidanza indesiderata. A tal proposito, si stima che all’anno, 20 donne su 100 rimangano incinte dopo aver praticato questo metodo contraccettivo.

Uno dei maggiori fattori di rischio di incappare in una gravidanza non desiderata, consiste nel controllo dell’eiaculazione da parte dell’uomo, che spesso non riesce a estrarre il pene in tempo dalla vagina.

Inoltre è bene sapere che il liquido preseminale si forma durante il rapporto sessuale, prima dell’orgasmo maschile e contenendo spermatozoi, è in grado di fecondare. In pratica, la costante secrezione di liquido lubrificante pre eiaculatorio, prodotto dalle ghiandole di Cowper in fase di penetrazione, in una casistica del 37%, contiene dei modesti quantitativi di spermatozoi dotati di mobilità.

Praticare il coito interrotto durante i giorni più fertili della donna, aumenta esponenzialmente il rischio di gravidanze indesiderate.

Inoltre non praticare sesso protetto, espone entrambi i partner a un alto rischio di contrarre delle malattie veneree. È proprio per questo motivo che è così importante l’utilizzo del preservativo, soprattutto nei casi di sesso occasionale con partner sconosciuti.

È bene ricordare che molte malattie sessualmente trasmissibili possono restare asintomatiche per lunghi periodi di tempo. Altre patologie veneree invece, possono provocare dei sintomi abbastanza immediati, come per esempio: bruciore nelle parti intime, secrezioni anomale dei genitali, sanguinamento e dolore durante i rapporti sessuali o durante le minzioni, ecc.

I suddetti problemi, se vengono trascurati, possono degenerare e portare anche a delle conseguenze molto serie riguardanti lo stato di salute della persona colpita.

 

Praticare sesso protetto

Praticare il coito interrotto potrebbe rendere difficile alla donna il raggiungimento dell’orgasmo, in quanto questa, essendo consapevole dei rischi che sono in ballo, potrebbe essere esposta a un continuo stato d’ansia, che non le consentirebbe di lasciarsi andare fino in fondo.

Inoltre, praticare abitualmente tale metodo contraccettivo, non impedisce la trasmissione di virus e batteri da un partner all’altro, soprattutto per l’inevitabile scambio di liquidi lubrificanti che avviene durante il rapporto.

Non si può stare tranquilli solo basandosi sul fatto che apparentemente il proprio partner appaia sano. È quindi fondamentale utilizzare le apposite protezioni, al fine di ridurre al massimo i suddetti rischi.

Oggi il profilattico rimane ancora il metodo anticoncezionale più sicuro, capace di prevenire anche le malattie sessualmente trasmissibili.

Statisticamente parlando, nel 98% dei casi, il preservativo è un contraccettivo efficace, mentre la spirale, l’anello vaginale e la pillola, evitano il rischio di gravidanze nel 99% dei casi. Tuttavia questi ultimi tre metodi sono totalmente inefficaci nella protezione dalle malattie veneree.

Sintomi di gravidanza da coito interrotto

Se avete praticato il coito interrotto e il dubbio di poter essere rimasta incinta è molto grande, vi elenchiamo alcuni dei sintomi più comuni che potreste riscontrare in caso di gravidanza:

– Ritardo nel ciclo mestruale

– Ipersensibilità dei seni

– Scurimento dei capezzoli

– Piccole perdite ematiche

– Aumento della sensibilità olfattiva

– Inspiegabile aumento dell’appetito

– Gonfiore e indurimento del ventre

– Tensione al basso ventre

– Spossatezza

– Cefalea

– Congestione nasale

– Senso di nausea

– Alterazioni improvvise dell’umore

– Stimolo della minzione

– Stitichezza

Precisiamo che i suddetti sintomi sono analoghi a quelli che si possono riscontrare nelle fasi di sindrome premestruale. Vi ricordiamo che per eliminare qualsiasi dubbio, è opportuno effettuare uno specifico test di gravidanza.

 

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