Quali sono i vaccini obbligatori in Italia per i bambini

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Il Decreto Legge 7 giugno 2017 n. 73 prevede la possibilità di vaccinare gratuitamente i bambini di età compresa tra zero e sedici anni contro l’insorgenza di gravi patologie infettive, le cui complicazioni possono rivelarsi piuttosto gravi e, talvolta, anche letali. Per alcune di queste malattie è previsto l’obbligo di vaccinazione, mentre per altre il Ministero della Salute ne raccomanda fortemente la somministrazione.

 

Con la scoperta della tecnica vaccinale come metodo per sconfiggere le malattie infettive e impedire il contagio dei soggetti sani, nel nostro Paese sono stati introdotti programmi di immunizzazione universale sempre più evoluti ed efficaci per proteggere la popolazione pediatrica dallo sviluppo di pericolose patologie virali.

Oggi, l’elenco dei vaccini obbligatori forniti gratuitamente dallo Stato, così come le tempistiche con cui devono essere somministrati, sono presenti sul cosiddetto calendario vaccinale nazionale vigente nell’anno di nascita del bambino. Qui di seguito sono riportate le vaccinazioni obbligatorie previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2017-2019 per i bambini di età compresa tra zero e sedici anni.

 

Cosa sono i vaccini?

Le vaccinazioni, oltre a essere una delle più importanti scoperte scientifiche nella storia della medicina, rappresentano il modo più sicuro ed efficace per prevenire lo sviluppo di numerose patologie infettive che possono avere effetti potenzialmente fatali.

Per creare un’immunizzazione naturale nei confronti di uno o più agenti patogeni, i vaccini stimolano la risposta immunitaria dell’organismo per indurlo a produrre gli anticorpi necessari per sconfiggere l’infezione, evitando al contempo l’insorgenza delle complicazioni causate dalla stessa.

È infatti scientificamente provato che i bambini vaccinati hanno una minore probabilità di contrarre una malattia e, dal momento che gli effetti collaterali derivanti dalla somministrazione sono estremamente rari, i benefici della vaccinazione sono di gran lunga superiori al rischio che si corre privandosi dell’immunizzazione che il nostro sistema sanitario offre gratuitamente a tutta la popolazione pediatrica.

Inoltre, bisogna altresì considerare che più è alto il numero di pazienti vaccinati minore è la possibilità che una specifica patologia si diffonda a livello nazionale o – peggio – si evolva (come nel caso del Coronavirus) da epidemia a pandemia mondiale, un fenomeno che in gergo scientifico viene definito immunità di gregge.

Vaccinare i bambini si rivela utile anche per prevenire l’insorgenza di patologie e infezioni in età adulta, si pensi per esempio alla rosolia che, se contratta durante la gravidanza, può causare gravi difetti congeniti a carico del nascituro, oppure all’epatite B che rappresenta il principale fattore di rischio per lo sviluppo di molte forme tumorali epatiche.

Dopo l’inoculazione del vaccino si attiva nel paziente una risposta immunitaria volta a stimolare la produzione di anticorpi da parte dei linfociti, ma per ottenere la completa immunizzazione è fondamentale rispettare le tempistiche e le modalità di somministrazione previste dalla legge.

 

Obbligo vaccinale: cos’è e perché è importante

A seguito della pubblicazione del decreto legge 7 giugno 2017 n. 73 e delle successive modifiche, alcune vaccinazioni pediatriche sono diventate obbligatorie per la frequenza scolastica dei bambini e degli adolescenti di età compresa tra zero e sedici anni, con modalità e obblighi diversi a seconda della coorte di nascita.

La mancata somministrazione dei vaccini obbligatori, oltre a precludere l’accesso agli asili nido e alle scuole materne (sia pubbliche sia private), viene punita con una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro, mentre è decaduta la proposta legislativa che prevedeva la decadenza dalla potestà dei genitori che non vaccinano i figli.

Ricordiamo, tuttavia, che sono esenti dalla vaccinazione obbligatoria i bambini che hanno già sviluppato l’immunità dopo aver contratto la malattia in modo naturale e i pazienti le cui condizioni cliniche rappresentino una controindicazione permanente o temporanea alle vaccinazioni.

Vaccini obbligatori in Italia

Fino al secolo scorso, le vaccinazioni obbligatorie in Italia erano solamente quattro: l’antidifterica, l’antitetanica, l’antipoliomielitica e l’antiepatite virale B. Tutti gli altri vaccini previsti in età pediatrica erano fortemente raccomandati dal Ministero della Salute, per cui la loro somministrazione era puramente facoltativa.

Con il decreto vaccini approvato in via definitiva il 7 giugno 2017 si è assistito a un radicale cambio di tendenza con l’obiettivo di aumentare il livello di immunizzazione nei confronti delle malattie prevenibili con la vaccinazione. A seguito dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni in materia di prevenzione vaccinale per i minori da zero a sedici anni, i vaccini obbligatori e gratuiti passano quindi da quattro a dieci.

A quelli già visti, si aggiunge l’obbligatorietà delle vaccinazioni contro la meningite (anti-Haemophilus influenzae di tipo B), la pertosse, il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella.

Non sono soggetti all’obbligo, ma ugualmente raccomandati ed eseguibili gratuitamente, altri vaccini comunque molto importanti per prevenire l’insorgenza di gravi patologie infettive in età pediatrica, come per esempio l’anti-pneumococcica, l’anti-HPV, l’anti-rotavirus e l’anti-meningococcica C (in forma monovalente o tetravalente ACWY).

 

Calendario vaccinazioni obbligatorie

Qui di seguito elenchiamo i vaccini obbligatori e raccomandati in età pediatrica.

 

1. Tre mesi

  • Obbligatorie: prima dose di pertosse, tetano, poliomielite, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo B (esavalente).
  • Raccomandati: prima dose contro il meningococco B e lo pneumococco.

 

2. Quattro mesi

  • Raccomandata: seconda dose contro il meningococco B.

3. Cinque mesi

  • Obbligatorie: seconda dose di pertosse, tetano, poliomielite, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo B (esavalente).
  • Raccomandata: seconda dose contro il pneumococco.

 

4. Sei mesi

  • Raccomandata: terza dose contro il meningococco B.

 

5. Entro il settimo mese

  • Raccomandato: ciclo di base con due o tre dosi (a seconda del tipo di vaccino) contro il rotavirus.

 

6. Undici mesi

  • Obbligatorie: terza dose pertosse, tetano, poliomielite, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo B (esavalente).
  • Raccomandata: terza dose contro lo pneumococco.

 

7. Tredici mesi

  • Raccomandata: quarta dose contro il Meningococco B.

 

8. Tra 13 e 15 mesi

  • Obbligatoria: prima dose rosolia, parotite, varicella e morbillo.
  • Raccomandata: prima dose contro il Meningococco C.

9. Sei anni

  • Obbligatori: richiami tetano, rosolia, difterite, pertosse, varicella, polio, parotite e morbillo.

 

10. Tra 12 e 18 anni

  • Obbligatori: richiami tetano, difterite, polio e pertosse.
  • Raccomandati: ciclo di base con due o tre dosi (a seconda del tipo di vaccino e dell’età) contro l’HPV e il richiamo meningococco C, nella forma quadrivalente ACWY.

Per i pazienti a rischio, oltre a chiedere un consiglio al proprio pediatra, è opportuno eseguire preventivamente degli esami ematochimici e delle urine (per prelevare il campione nei bimbi più piccoli potete usare il vasino dopo averlo ben lavato e igienizzato con una soluzione di acqua e amuchina), in modo da valutare se siano nella condizione di sopportare lo stress immunitario delle vaccinazioni senza incorrere in gravi effetti collaterali.

 

 

 

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