Come utilizzare uno scaldabiberon

Ultimo aggiornamento: 05.10.24

 

Non è molto complicato usare uno scaldabiberon, del resto non offre così tante funzioni da far girare la testa.

Ma ci sono alcuni accorgimenti che alcuni modelli offrono che è bene tenere in considerazione per essere certi di usarlo al meglio.

Una buona idea è comparare il funzionamento dei principali modelli in commercio per capire che tipo di funzioni ricercare per migliorare l’esperienza d’uso.

 

 

A cosa serve lo scaldabiberon

Così come dice la parola stessa, lo scaldabiberon serve a portare la pappa alla giusta temperatura.

Può funzionare con latte o con le pappe dello svezzamento e per questo è possibile utilizzarlo a lungo per essere subito pronti a offrire i pasti al momento giusto.

Quindi non si usa per preparare il pasto ma per portare alla giusta temperatura il latte o l’acqua per preparare quello in polvere.

Si può usare per scaldare il latte materno estratto con il tiralatte e non importa che sia conservato in frigo o nel congelatore.

Infatti uno scaldabiberon che funziona a bagnomaria può essere perfetto per scongelare in maniera rapida e graduale il latte o le pappe congelate.

Con questo sistema non si altera la struttura molecolare degli alimenti, che viene comunque leggermente alterata dal processo di congelamento e scongelamento domestico.

 

Scaldabiberon, ecco come funziona

Una resistenza porta alla giusta temperatura l’acqua contenuta nel vano che ospita il biberon o il barattolo della pappa.

Fin qui niente di misterioso, lo fanno anche gli scaldavivande che gli adulti portano con sé al lavoro o durante le scampagnate quando c’è modo di collegarsi alla corrente elettrica.

Quello che offre in più uno scaldabiberon è spesso la possibilità di aggiungere dell’acqua per consentire di scaldare a bagnomaria.

Questo sistema di cottura o semplicemente di esporre il cibo a temperatura costante e controllata offre alcuni vantaggi.

La temperatura intorno al cibo da riscaldare, non importa se liquido o semisolido, è costante quindi non c’è il rischio che se ne bruci una parte o che un’altra resti più fredda.

Per questo si sconsiglia di correre il rischio di scaldare il latte nel microonde. La temperatura del liquido non sarà mai la stessa in ogni sua parte e si rischia di far bruciare la lingua al bambino se non si mischia bene.

 

 

Come si prepara il latte in polvere nello scaldabiberon

Per preparare il latte in polvere si devono seguire alcune raccomandazioni per abbassare il rischio che si sviluppino colonie batteriche che possono provocare infezioni al neonato.

L’acqua che serve per sciogliere la polvere della formula deve essere portata a una temperatura di almeno 70° in questo modo è in grado di neutralizzare eventuali batteri presenti nella formula già al momento della fabbricazione.

O che possono formarsi una volta che il barattolo è aperto.

Poi è importante far abbassare in fretta la temperatura del latte per servirlo al neonato. Nella finestra temporale in cui il latte si trova tra i 7 e i 65° è maggiore la possibilità che eventuali batteri ancora presenti si moltiplichino.

Per scongiurare questo rischio, l’ideale sarebbe quello di far bere al bambino il biberon di latte appena preparato ed evitare che rimanga a lungo a temperatura ambiente.

 

 

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