Come utilizzare la plastilina

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Quante volte da piccoli vi siete ritrovati a giocare con la plastilina? Dopotutto, oltre alla componente ludica, modellare con questo morbido materiale aiuta il processo di apprendimento della coordinazione delle mani, della manipolazione.

Giocare con la plastilina stimola la fantasia del bimbo e lo tiene impegnato, concentrato su un obiettivo. Già, i bambini… ma mica vogliamo credere che la plastilina sia soltanto per i più piccoli?

Chi lo pensa sbaglia, perché anche i grandi la usano, infatti si possono realizzare tantissime sculture e non a caso esistono plastiline destinate a un uso professionale e di differente durezza.

 

La plastilina per i bimbi

Per i più piccoli è necessario scegliere una plastilina adeguata, con determinate caratteristiche. Dato per scontato che deve trattarsi di un prodotto atossico, deve essere molto malleabile altrimenti il bimbo potrebbe non avere la forza necessaria per modellarla. Una buona plastilina per bambini non richiede di essere riscaldata per ammorbidirsi, fosse anche solo tenendola chiusa tra le mani.

È importante, poi, che la plastilina sia colorata, i colori vivaci sono perfetti per catturare l’attenzione dei piccoli scultori. Se il bimbo ha intolleranza al glutine, evitate la plastilina che lo contiene quindi ricordate bene di leggere l’etichetta.

Vigilate

È importante che durante il gioco un adulto vigili sui piccoli i quali potrebbero ingerire la plastilina, il fatto che il prodotto sia atossico anche se ingerito, non deve significare che ci si possa rilassare.

 

Formine

Oltre alla plastilina, per rendere il momento ludico ancora più interessante si possono usare delle formine per ricreare animali e figure geometriche.

Le formine sono divertenti ma danno anche il loro contributo all’apprendimento con i primi rudimenti sulla geometria e sul mondo degli animali.

Aiuto, la plastilina si è seccata!

Uno dei problemi principali che riguarda la plastilina usata dai bambini, tipo il Didò e simili, è che prendendo aria si secca fino a diventare inutilizzabile.

Molti, credendo che non si possa fare più nulla, la buttano via. Dovete sapere che ci sono dei sistemi per riportare la plastilina alle sue caratteristiche iniziali. Vediamo come fare.

Sistemate la plastilina in un recipiente, versate qualche goccia d’acqua e cominciate a manipolarla. Non esagerate con l’acqua, la plastilina non deve essere zuppa ma appena umida.

Dovete impastare in modo che l’acqua penetri nel materiale, usate la tecnica che userete per l’impasto della pizza. Inizialmente la plastilina sarà viscida, melmosa, ma vedrete che queste caratteristiche spariranno nel corso della lavorazione.

Se non avete voglia o tempo di “impastare”, c’è un sistema alternativo. Bagnate della carta assorbente quindi al suo interno avvolgete la plastilina. Trasferite tutto all’interno di un contenitore a chiusura ermetico, se avete quello originale della plastilina, è perfetto.

Chiudete bene il coperchio e attendete circa 24 ore. Trascorso il tempo necessario verificate se la plastilina ha recuperato le sue proprietà. In caso contrario provate a impostarla con acqua come visto nel primo caso e se neanche così risolvete nulla, è proprio giunto il momento di buttarla via.

 

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