Quando si fa l’ecografia morfologica e in cosa consiste l’esame

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

L’ecografia morfologica è un esame diagnostico che permette di valutare la salute del feto in gravidanza. Vediamo quando si esegue e come

 

L’ecografia morfologica è un esame molto importante, in quanto consente di verificare che il feto si trova in salute e che la gravidanza procede nella maniera corretta. Solitamente si parte con il secondo trimestre e ponendo una sonda sul pancione. 

Lo scopo della morfologica è, come dice la parola stessa, quello di studiare la conformazione dei distretti anatomici del bimbo, per escludere la presenza di anomalie o malformazioni, in modo da intervenire in tempo.

La biometria fetale permette di verificare la crescita del bimbo attraverso dei parametri, come l’estremo cefalico, l’addome e il femore, i movimenti e la posizione d’impianto della placenta. Inoltre è possibile verificare le dimensioni del feto, il colore liquido amniotico e il suo rapporto con le misure del nascituro, oltre a poter definire il sesso del bimbo. 

 

Morfologica: cos’è

Questa tipologia di ecografia è molto importante, in quanto consente di stabilire se il nasciture ha anomalie congenite o se potrà essere predisposto a delle patologie. Ma quando si fa la morfologica? Solitamente si inizia tra le 19 settimane di gravidanza e le 22 settimane di gravidanza, periodo in cui il rapporto tra liquido amniotico e dimensioni feto è ideale.

Dopo questo momento, per legge, non sarà più possibile abortire, anche se si riscontreranno malformazioni nel feto. Insieme allo studio della morfologia si può anche valutare la cosiddetta biometria del feto, sia la placenta e la quantità di liquido amniotico presente. 

L’esame morfologico fa parte di quella che si chiama diagnosi prenatale e che è l’insieme delle indagini strumentali e di laboratorio, che hanno lo scopo di riconoscere tutte le patologie prenatali. 

L’esame ecografico viene eseguito per tre volte nel corso della gestazione, per l’esattezza una ogni tre mesi di gravidanza.

 

Ecografia, come funziona e a cosa serve

Se seguiamo le indicazioni del Ministero della Salute, questa è una delle tre ecografie previste, per l’esattezza la seconda, che permette di controllare la salute del feto. Si può infatti verificare la posizione fetale neonato e individuarne i movimenti e il battito cardiaco. 

Durante questo esame vengono studiati:

  • La testa, ovvero la forma del cranio, le dimensioni del cervello, la morfologia del cervelletto e la presenza dei ventricoli. Viene poi verificata la conformazione facciale, incluse le orbite, le labbra e il profilo. 
  • Il torace, con particolare attenzione ai polmoni e al cuore, due elementi fondamentali per la vita del feto.
  • Gli arti e la colonna, in particolar modo la formazione del rachide, delle ossa lunghe e la conformazione di mani e piedi.
  • L’addome, quindi tutta la struttura dell’apparato gastrointestinale e di quello genito-urinario. Si osservano con attenzione il diaframma, la posizione del cordone ombelicale e i tre vasi sanguigni che lo vanno a costituire. 

Si presta inoltre attenzione a esaminare gli indicatori di rischio di cromosomopatie, ovvero delle malformazioni che possono colpire gli organi. Un esempio è la trisomia 21, ovvero quella che determina la sindrome di Down.

C’è da sottolineare che l’ecografia morfologica non ha come scopo primario quello di individuare proprio il rischio che il bambino vada incontro ad anomalie cromosomiche ma che, qualora questo venga riscontrato, si dovranno fare altri esami in merito, come la villocentesi o l’amniocentesi.

Come si esegue l’ecografia morfologica?

Questo esame si esegue per via transaddominale, ovvero posizionando sulla pancia una sonda, non prima di averla cosparsa con un gel che consente di migliorare la diffusione degli ultrasuoni. 

Chi deve eseguirlo è naturalmente il ginecologo, l’unico medico che ha la giusta esperienza per fare in modo che l’esame sia fatto in maniera accurata e senza rischio di errore. Grazie a questa tecnica si potranno esplorare gli organi interni, in quanto gli ultrasuoni si rifletteranno nell’utero e nei tessuti, venendo poi decodificati e rimandando immagini sul monitor. 

Quando i dati verranno raccolti, potranno essere confrontati con quelli di riferimento, quindi si potrà verificare lo stato di salute del feto. La durata di questo esame richiede un tempo non superiore ai 30 minuti.

 

L’ecografia morfologica è affidabile?

Ma, se eseguo questo esame, sono sicura di non far correre pericoli al bambino e che non avrò sorprese dopo la gravidanza? Grazie all’ecografia morfologica è possibile avere risultati corrispondenti tra il 50% e l’80%, in quanto la rilevazione dipende da una serie di fattori.

Prima di tutto è fondamentale affidarsi a un professionista, che utilizzi un’apparecchiatura valida e che esegua l’esame nel giusto trimestre. Perché si abbiano buoni risultati, inoltre, è indispensabile che ci sia la giusta quantità di liquido amniotico, che il feto sia ben posizionato al momento dell’esame e che il difetto, qualora presente, sia ben individuabile. 

Si potranno infatti avere problemi nel rilevare i difetti di dimensioni non ragguardevoli o ancora verificare quando c’è un rallentamento nella crescita del feto. Lo scopo di questa tipologia di ecografia, infatti, non è questo, ma quello di individuare le anomalie maggiori.

Se avete nel corredo genetico familiarità con alcune di quelle minori, lo specialista potrà indicarvi quali approfondimenti diagnostici eseguire in più, per evitare proprio problematiche simili. 

Stare tranquilli

Durante la gestazione, l’importante è restare sereni, in modo da dare tutti i benefici possibili al nascituro. Se siete ansiosi e volete tenere sotto controllo valori come il battito, basterà acquistare un monitor fetale per avere sempre la certezza che va tutto bene.

Affidarsi ai migliori medici sarà poi lo step finale. 

 

 

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