Domande Frequenti sugli aspiratori nasali

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

A cosa serve l’aspiratore nasale?

Il naso del piccolo per la prima volta affronta la realtà degli agenti patogeni presenti nell’ambiente che lo circonda.

Non potendosene liberare per via di un sistema immunitario ancora immaturo, tende a sbarazzarsene producendo muco che scivola via attraverso le narici.

A volte il muco si congestiona e rende difficile l’espulsione: un aspiratore permette di asportare meccanicamente il deposito di muco.

 

Meglio l’aspiratore nasale o la pompetta?

In entrambi i casi la risposta dipende dal bebè. Non c’è un oggetto universalmente in grado di dare la giusta soluzione. Se si ritiene di trovarsi bene con la pompetta perché è in grado di asportare il deposito di muco dalle narici si può benissimo continuare così.

Mentre se si crede che un maggior vigore sarebbe utile per rimuovere ogni deposito e consentire al piccolo di respirare meglio, allora va bene l’aspiratore a bocca.

La scelta dipende anche dalle condizioni dell’adulto che deve occuparsi di questa incombenza.

Quando aspirare a bocca risulta molto scomodo si può optare per i modelli a batteria dotati di riduttore per evitare di aspirare con troppa energia.

L’aspiratore nasale per bimbi ha controindicazioni?

Di per sé, è un oggetto valido e utile per velocizzare la pulizia delle vie aeree superiori.

Si tratta di un sistema semplice per permettere al piccolo affamato di riprendere a ciucciare senza pause, o di dormire senza essere infastidito dal naso.

Ma è bene considerare che il naso del bebè è estremamente delicato e non è il caso di sottoporlo a sedute troppo energiche di pulizia.

In quel caso si potrebbero rompere dei capillari superficiali, oppure per colpa di un movimento brusco il beccuccio potrebbe far male al piccolo. Meglio fare tutte le operazioni necessarie con la dovuta cautela.

 

Quando usare un aspiratore nasale?

Non è sempre necessario servirsi dell’aspiratore nasale per completare la pulizia del naso. Si tratta di una pratica che deve essere progressivamente abbandonata per favorire l’autonomia del bambino.

Quando il piccolo ha un’età inferiore all’anno, allora è possibile valutare la necessità dell’intervento con l’aspiratore in base alle condizioni del bebè.

Non serve sempre aspirare il muco, potrebbe non essercene o non essercene tanto da richiedere un intervento attivo. A volte è sufficiente il vapore che si produce con il bagnetto, oppure fare l’aerosol. 

Per farlo ai più piccoli, che di solito non riescono a stare fermi, è possibile avvicinare il boccaglio in modo che il piccolo respiri il vapore prodotto dall’apparecchio.

Infine, è importante ricordare che l’assunzione di farmaci è sconsigliata prima del compimento del primo anno a meno di gravi condizioni che richiedono un intervento controllato direttamente dal medico.

 

 

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