Come scegliere una buona favola per bambini

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Le favole rappresentano da sempre la maniera che l’uomo usa per parlare di sé attraverso un personaggio.

Dalla tragedia greca e la ricerca della catarsi attraverso l’ascolto e l’immedesimazione nelle vicende altrui, i valori di una società si sono sempre trasmessi attraverso il racconto.

Anche i bambini del nostro tempo, ad alto impatto tecnologico e fondato su una nuova oralità, possono trarre ispirazione e vantaggio dalla lettura di testi scritti nella più tradizionale e rassicurante forma del libro.


Come rileggere i grandi classici

Quando furono pubblicate la prima volta, le fiabe dei fratelli Grimm destarono grande scalpore e indignazione perché ritenute troppo crude e dirette.

Racconti macabri e spaventosi erano stati ridotti dai due autori in forma edulcorata ma tratta direttamente dalla tradizione orale che li tramandava dalla notte dei tempi.

Matrigne e padri che abbandonano i figli nel bosco, foreste fitte e intricate, maghi e streghe cattive popolano i racconti tratti dalla tradizione orale antica e di difficile datazione.

Le versioni attuali sono state ulteriormente edulcorate e rese fruibili da un pubblico che non ha bisogno del terrore come fonte di insegnamento.

Eppure anche queste storie hanno una forte valenza educativa perché spiegano in lingua bambina che il mondo può essere orribile. 

Preparare a questa cruda realtà non significa spezzare l’innocenza, ma aiutare la mente a elaborare in forma complessa e strutturata, la complessità del vivere, delle relazioni sociali e delle infinite possibilità che possono manifestarsi al di fuori del mondo ovattato e smussato delle rappresentazioni idilliache e non realistiche.

Favole per parlare d’altro

Una favola è un linguaggio metaforico che permette al cervello di vivere in prima persona ciò che vive il protagonista. Una maniera perfetta per comprendere che il fuoco brucia ma senza scottarsi davvero.

Una favola, così come un buon libro, è in grado di emozionare e parlare al cuore del lettore perché stimola la capacità tipicamente umana di attivare l’esercizio dell’immaginazione e della fantasia.

Una storia può essere letta in tanti modi, e ispirare chi la riceve per riflettere e meditare su conseguenze e similitudini con il proprio vissuto.

Oggi i bambini sono esposti a diversi stili e metodi narrativi, la grande predominanza del linguaggio grafico e video può inibire la capacità di immaginazione.

Creare dei mondi fantastici attraverso l’ascolto è un esercizio che aiuta lo sviluppo cerebrale più di quanto può fare un cartone animato, già compiuto e in parte realizzato nella sua forma estetica e strutturale.  

Ascoltare in lingua per affinare l’orecchio

L’ascolto è un esercizio importante sotto tanti punti di vista. Per esempio, consente di esercitare la capacità di pronunciare le parole.

Inserite nel loro contesto, le parole nuove vengono imparate e usate nel linguaggio comune perché assimilate con sicurezza durante la lettura.

Ma quando i genitori sono bilingue e hanno la possibilità di offrire ai piccoli la corretta pronuncia delle altre lingue, questa si presenta come un’occasione preziosa di insegnamento per i piccolissimi.

Comprendono così che ogni popolazione ha il proprio modo di esprimersi e parlare, i propri suoni distintivi che si possono realizzare solo educando la muscolatura facciale e la lingua a pronunciarli quando vengono letti.

 

 

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