Come scegliere una buona camicia da notte per parto

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

La scelta della giusta camicia da notte da portare in ospedale per un parto fisiologico o programmato con il cesareo deve seguire certe direttive.

Per esempio, è utile informarsi prima se si potrà indossare il proprio indumento in sala parto o se sarà sostituito con la veste monouso che si indossa sopra gli indumenti che provengono dall’esterno.

Di solito si cerca di limitare il più possibile l’introduzione nell’ambiente sterile della sala parto di sporcizia e particelle che provengono dall’esterno: ci troviamo pur sempre in un ospedale.

Quindi si indossano i calzari e ci si protegge in modo da limitare la diffusione di contaminanti nel primo ambiente in cui il bebè avrà un’interazione diretta.

Più spesso di quanto si pensi, si partorisce nude. La scelta è quasi sempre la più efficace e non è mai presa con consapevolezza: in quei momenti solo poche riescono a mantenere completa lucidità e presenza di spirito.


Allattamento e post parto

La scelta della camicia da notte deve, quindi, tenere conto delle necessità che seguono il parto, quindi il periodo di degenza in reparto maternità. Nel caso di ricovero per poi procedere al cesareo, si dovrà tenere conto del fatto che la camicia da notte vestirà un po’ stretta sui fianchi sollevandosi leggermente sulla coscia.

Quindi, dopo il parto, quando non si torna ancora alla stessa taglia che si aveva prima di restare incinta, la pancia sarà meno prorompente e quindi la vestaglia avrà una migliore vestibilità.

Qui lo scollo dovrà facilitare l’allattamento. Le soluzioni più comode sono quelle con la fila di bottoncini che si possono abbottonare dopo aver offerto il seno al bebè.

Durante il ricovero in ospedale i medici e le ostetriche visitano la mamma e si accertano che il recupero prosegua in maniera fisiologica.

Per questo potrebbe capitare di dover sollevare il lembo della vestaglia per consentire una più veloce e accurata visita.

E se faccio il cesareo?

Chi fa il cesareo subisce un vero e proprio intervento, significa che la ripresa sarà un po’ più lenta rispetto a chi fa un parto fisiologico. Si dovrà attendere che guarisca la ferita e che i punti si possano togliere o siano riassorbiti.

Si potrebbero sentire fitte al ventre più importanti e per un periodo più lungo. Così alcuni gesti comuni, come sollevare il bacino da distese per sollevare il lembo della vestaglia, potrebbero non essere così semplici.

I modelli che hanno una fila di bottoni che arriva fino all’orlo della camicia da notte permetto una più facile denudazione e il medico può provvedere da sé a controllare il progresso della puerpera.

Per questo motivo molte camicie da notte pensate precisamente per questo periodo preciso e da usare in ospedale dopo il parto, hanno una fila di bottoni che corre lungo tutto il bordo, dall’alto in basso.

In questo caso è bene scegliere dei bottoni che siano facili da aprire e chiudere, magari a clip, invece di quelli che si infilano nelle asole.  

La vestaglia

A volte le temperature esterne e quelle in reparto d’ospedale non coincidono. Quindi se si tende a sentire freddo spesso, o perché dopo il parto ci si sente più provate e stanche, potrebbe essere una buona idea portare con sé anche una leggera vestaglia.

Potrà essere anche un indumento utile per sentirsi più avvolte e in ordine quando vengono i parenti a fare visita al bebè appena nato.

In base al contesto in cui si sceglie di partorire, gli spazi disponibili potrebbero non essere molto comodi. Per questo motivo è utile cercare di ridurre il più possibile il numero di accessori da portare con sé, limitandosi agli indispensabili.

Specie se si può contare sul supporto di chi viene dall’esterno, come il papà o i genitori, è utile valutare al momento se conviene servirsi della vestaglia.

 

 

 

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