Come scegliere un buon sacco nanna

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Il sacco nanna è una delle invenzioni tanto banali quanto geniali su cui possono fare affidamento i genitori del XXI secolo.

Infatti si adatta alla perfezione alle raccomandazioni sulla corretta profilassi del sonno e assicura la giusta copertura anche ai bebè che proprio non ne vogliono sapere di tenere una coperta sulle spalle.

Infatti, uno dei motivi per cui il sacco nanna conosce così tanto successo è che a differenza della tradizionale copertina, non può mai appoggiarsi sul viso del bebè.

Questa evenienza è tra quelle che con maggiore frequenza si imputano ai terribili episodi di morte in culla. 

Assicurare le migliori condizioni per la respirazione e un ambiente adeguatamente fresco durante il sonno del bebè sono le prime buone pratiche che i neogenitori devono imparare.

Poi, spesso, i bimbi non sopportano la coperta addosso. Disegnati come fossero dei vestitini, i sacchi nanna non danno fastidio e sono ben tollerati da quasi tutti i bebè.

 

Per tutte le stagioni

I sacchi nanna non sono tutti uguali e si distinguono in base al grado di isolamento della temperatura corporea del piccolo. Quindi è possibile trovare un modello estivo, invernale, imbottito o semplicemente rivestito di pile all’interno.

Quel che serve è tenere a mente che la temperatura della stanza deve essere costantemente intorno a 19° gradi in inverno e 5 gradi in meno rispetto all’esterno durante l’estate.

Fare l’errore di credere che il neonato abbia bisogno di stare più coperto rispetto a un adulto può portare gravi scompensi.

Infatti il piccolo sviluppa presto la capacità di regolare la propria temperatura corporea in risposta a quella ambientale. Coprire eccessivamente un bebè può fargli soffrire troppo il caldo, una condizione da evitare sempre ai più piccoli.

 

Da quando si usa il sacco nanna

Per quanto non sia scientificamente provato, il sacco nanna ha il vantaggio di limitare i rischi di SIDS. Questo perché evita che la testa scivoli sotto le coperte aumentando il rischio di soffocamento.

La sindrome della morte improvvisa del lattante è associata, ormai la comunità scientifica sembra in accordo con questa ipotesi, alla minore capacità del neonato di respirare regolarmente. 

Possono esserci degli eventi esterni che compromettono la corretta e costante alternanza di inalazione ed espirazione.

Tra questi, un ambiente troppo caldo, o l’eccesso di vestiti o coperte, sono individuati come responsabili della difficoltà respiratoria.

Il sacco nanna rappresenta una soluzione a parte di queste problematiche che però richiedono la vigile attenzione da parte dei genitori in ogni fase del sonno del bebè. Questo per poter intervenire tempestivamente in caso di necessità.


Qual è l’utilità dei modelli con bretelle

Il sacco nanna è quasi sempre dotato di bretelle e questo perché così consente al piccolo di muoversi agevolmente senza avere la limitazione delle maniche.

In questo modo si assicura al piccolo la possibilità di rigirarsi nel letto senza trovare costrizione alcuna nei tessuti che lo avvolgono.

Si completa il classico sacco nanna con un body a manica lunga o mezza manica, oppure se si preferisce con un pagliaccetto per tutta la lunghezza del corpo del piccolo.

 

 

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