Come scegliere la migliore colla per tessuti

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Optare per una colla specifica, pensata appositamente per quei materiali che sono composti da tessuti sintetici e naturali, dal cotone, passando per i jeans, fino ad arrivare a certa tappezzeria che ricopre e avvolge l’interno di una macchina.

Ecco, qui di seguito troviamo un piccolo campionario di elementi per cui una buona colla per tessuti potrebbe realmente fare molto comodo.

Nelle righe poco più sotto raccogliamo consigli, note e tutto quanto può essere la soluzione ideale per gli utenti confusi che saltano da una pagina all’altra alla ricerca di qualcosa di nebuloso.

 

Il prodotto giusto in base al materiale

Quando si parla di tessuti si amplia ed estende il discorso a un numero molto elevato di prodotti. Dal feltro alla gommapiuma, per non menzionare i jeans che hanno la piacevole abitudine a strapparsi, l’elenco può comprendere tessuti da indossare o materiali utili a creare piccoli oggetti per il quotidiano.

Diciamo questo perché nel momento in cui si vuole restringere il campo, capire se si desidera una colla altamente specifica e a suo modo unico, è una prima discriminante importante.

Solitamente certi tipi di colla si distinguono per la destinazione d’uso, quindi già la scelta di una tipologia per tessuti va di certo nella vostra direzione. A quel punto è bene capire se tra i materiali compatibili è presente il vostro. In caso positivo il gioco è fatto e bisogna solo passare al secondo punto della questione.

 

La modalità d’uso e la maggiore o minore semplicità nella gestione della colla

Questa la seconda parte del nostro viaggio per capire quale colla per tessuti comprare. Alcune tipologie presentano un beccuccio più o meno regolabile, mentre altre devono essere passate con l’aiuto di un pennello o di una spatola. Se il vostro obiettivo è ricucire due parti che si sono staccate, oppure aggiungere delle decorazioni su un capo d’abbigliamento, la praticità è tra le voci da tenere maggiormente in considerazione.

Alcune colle poi hanno una maggiore o minore viscosità, altra caratteristica da appuntarsi per bene.

Per i piccoli dettagli serve una colla a presa rapida e che regga bene nel tempo. Alcune tipologie resistono poi alle alte temperature, quindi sono pensate per sistemare e fissare il cielo dell’auto, senza rischio di scollarsi durante una giornata estiva bollente.

Abbiamo detto dunque resistenza al calore, qualcosa che significa anche tenuta sotto il ferro da stiro. Cambiamo elemento per passare all’acqua.

Una colla di buona qualità, specie per tessuti, deve tenere anche sotto i colpi di una centrifuga e di un prelavaggio, così che al termine del ciclo quella toppa o quel rammendo siano ancora al loro posto.

Quantità e qualità

Questi elementi dovrebbero andare mano nella mano, specie nel caso di interventi su superfici ampie di tessuto. La diversa composizione dei nuovi ritrovati obbliga gli stessi produttori ha inserire delle note e istruzioni quanto più dettagliate possibile. Si riesce così a procedere alla posa della colla, rispettando i tempi e le modalità.

Esistono tipologie che prevedono un passaggio su entrambe le parti da unire, altre che obbligano ad aspettare anche venti minuti prima di poter mettere insieme quanto si è strappato o rotto. Il rispetto per l’ambiente e una buona gestione della colla da parte di chi la usa, chiudono il cerchio sugli aspetti da segnarsi e da ricercare prima dell’acquisto.

Il ciclo di vita di una colla per tessuti finisce anche nel modo in cui è possibile liberarsi in modo responsabile della confezione e del tubetto che la contengono.

Per questo vi suggeriamo ancora una volta di trovare la via di mezzo tra una spesa conveniente e una resa efficace, nel rispetto di chi utilizza in primis il prodotto e del tessuto su cui andrà collocato l’adesivo scelto.

 

 

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