Le 5 Migliori Fasce Porta Bebè del 2024

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

Fascia Porta Bebè – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

La fascia porta bebè è una delle innovazioni senza tempo che hanno raggiunto anche le mamme d’occidente. Due sono i modelli che ci sentiamo di consigliare in particolare ai neo genitori. Colorata, vivace e molto flessibile grazie alla lavorazione in diagonale, la fascia Amazonas Carry Sling Lollipop MOD AZ-5060122 è tra le preferite dai neogenitori negli ultimi anni. La MEDELA Fascia Porta Bebè è una soluzione comoda per portare i piccoli appena nati comodamente avvolti nell’abbraccio morbido della maglina.

 

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 5 Migliori Fasce Porta Bebè – Classifica 2024

 

Ecco la rassegna delle migliori fasce porta bebè del 2024. Le abbiamo scelte tenendo in considerazione il loro buon rapporto tra prezzo e qualità.

Sono prodotti pensati per rispondere alle esigenze delle mamme e dei papà che vogliono vivere a stretto contatto con il loro piccolo accompagnandone la crescita fino al momento della conquista spontanea e sicura della completa autonomia.

 

 

Fascia porta bebè rigida

 

1. Amazonas Carry Sling Lollipop MOD AZ-5060122

 

Fascia tra le più apprezzate negli ultimi anni e in cima ai gradimenti tra i gruppi social in cui le mamme si scambiano consigli.

Si fa apprezzare per la fantasia allegra e colorata e per la possibilità di usarla da subito perché è adatta a portare i bimbi appena nati, purché normopeso.

La fascia si presenta con tutte le carte in regola per conquistare l’attenzione dei genitori che hanno scelto questo sistema per portare in braccio il bebè.

È lunga 5,10 cm, quelli necessari per adattarsi un po’ a tutte le corporature e per dare la possibilità di fissare il piccolo al corpo del genitore in un fermo e piacevole abbraccio.

I genitori scoprono con rinnovato stupore quanto sia facile far addormentare il piccolo sul supporto a diretto contatto con il cuore.

Il tessuto è cotone al 100% ma è leggermente flessibile ed elastico per via della tipica lavorazione con la trama e ordito in diagonale.

Questo speciale accorgimento fa sì che il tessuto ceda e non stringa sul corpo del bebè pur mantenendolo strettamente abbracciato al corpo dell’adulto.

 

Pro

Coloratissima: Quando una fascia ha già tutto quello che serve per essere funzionale e facile da indossare, il suo aspetto diventa importante per far sentire bene anche i genitori che la indosseranno per tutto il giorno come un indumento.

Tessuto di qualità: La fascia è lunga 5,10 metri quindi abbastanza da coprire le necessità di tutti, inoltre è realizzata in cotone con trama in diagonale per una migliore resa.

Alta 70 cm: Questo particolare è molto importante da considerare perché indica anche la sua capacità di “vestire” a lungo il bimbo durante tutta la sua crescita. Regge senza cedimenti fino a 15 chili di peso.

 

Contro

Senza istruzioni: Indossare la fascia lunga non è un’impresa facile e potrebbe lasciare interdetti i genitori alle prese con tante incombenze. Per questo potrebbe essere utile includere delle indicazioni più precise riguardo il suo uso.

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Fascia porta bebè Medela

 

2. MEDELA Porta Bebè, Denim

 

Medela propone la propria soluzione per facilitare il portare e quindi lo stretto contatto cuore a cuore tra mamma e bebè.

Si fa apprezzare per l’aspetto gradevole ma anche per la buona qualità del tessuto che è elastico ma molto resistente.

La fascia offre una buona resa anche perché secondo il produttore è omologata per reggere fino a 18 chili di peso, contro i nove per i quali di solito si suggerisce l’uso per questi supporti elastici.

Altro aspetto vantaggioso è rappresentato dalla sua larghezza lungo tutta la sua estensione. In questo modo è facile sistemarla sulle spalle perché non dia fastidio né si attorcigli segando spalle e ascelle.

Insieme alla fascia è possibile avere accesso a numerosi video che mostrano come indossarla nella maniera migliore e per dare al bebè il massimo del comfort.

Risponde ai canoni europei per la sicurezza nel portare il bambino. Quindi è decisamente il supporto più adatto per avere il piccolo sempre vicino a sé quando si va a spasso.

 

Pro

Tessuto elastico ma robusto: La scelta della fascia si fa sempre pensando alla sua grande comodità. Questa è anche molto resistente oltre che flessibile.

Materie prime certificate: Il marchio Oeko-Tex è garanzia di alta qualità complessiva della fascia che regge bene anche in termini di sicurezza del tessuto a contatto diretto col corpo del bebè.

Gradevole decorazione: Oltre a essere bella, la stella stampata è anche utile per identificare immediatamente il centro per rendere facile indossarla.

 

Contro

Fino a 18 chili?: Anche se il produttore afferma che sia possibile portare il bambino fino a quando peserà 18 chili, le consulenti del portare mettono in guardia da non usare la fascia elastica oltre i 9 chili.

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Fascia porta bebè elastica

 

3. Babylonia BDDTS 942 Fascia Porta Bebè Tricot-Slen

 

La fascia Babylonia piace parecchio perché è elastica ma di un tessuto che offre una media rigidezza, quindi un maggiore sostegno rispetto a quelle di maglina più leggera.

Una soluzione intermedia tra la rigida e la elastica classica.

Un vantaggio di questo tipo di tessuto è che difficilmente si attorciglia alle estremità. Questo difetto è comune nelle fasce elastiche che, essendo di maglina, tendono ad arrotolarsi sui bordi esterni.

Il vantaggio che ne deriva è di non dare fastidio sulla spalla e gli altri punti di schiena e zona lombare direttamente a contatto con la fascia stretta. È disponibile in tante colorazioni in modo da trovare quella preferita.

L’aspetto estetico non è del tutto secondario rispetto alla qualità complessiva della fascia, infatti bisogna considerare che si indossa come fosse un capo d’abbigliamento.

È abbastanza alta da poter avvolgere bene il corpo del bimbo una volta dentro la tasca che si realizza avvolgendo intorno al tronco dell’adulto la lunga tela di maglina.

In questo modo si assicura la corretta postura ergonomica del bebè che deve mantenere la schiena curva a forma di C e le gambe leggermente divaricate intorno alla pancia di chi porta, così da formare una M.

 

Pro

Tessuto rigido: Questo tipo di maglina viene apprezzato in modo particolare per la sua semirigidità. Quindi è perfetto per sorreggere in parte il peso del bimbo che così non grava esclusivamente su spalle e fianchi dell’adulto.

Disponibile in tanti colori diversi: Non ha un costo eccessivo, quindi si può pensare di acquistarne un paio per avere un’alternativa adeguata da indossare come una qualsiasi t-shirt.

Lunga e larga: Ha dimensioni generose non solo in lunghezza, come devono essere queste fasce, ma anche in altezza, in modo da avvolgere interamente il corpo del bimbo quando si mette all’interno della tasca creata con le giuste pieghe.

 

Contro

Mancano le istruzioni in italiano: Per quanto il CD offra dei video che illustrano come usare la fascia, è sempre opportuno valutare la possibilità di seguire un corso o farsi consigliare da una persona veramente esperta per non rischiare di non apprezzarne il vero potenziale.

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4. NimNik Fascia Porta Bebè in Cotone

 

Le posizioni che si possono assumere con questa fascia sono tante, ma quella cuore a cuore rimane di certo la migliore per il genere di supporto.

La fascia è realizzata in cotone misto a spandex, in modo da ottenere grande flessibilità ed elasticità ma senza deformarsi o perdere resistenza.

È uno dei modelli più venduti e si trova quasi esclusivamente in vendita online, quindi se volete sapere dove acquistare la fascia NimNik vi consigliamo di seguire il link che trovate di seguito.

Il suo prezzo è molto conveniente e si fa apprezzare per l’accessibilità di questo supporto per tutte le tasche.

La lunghezza è quella standard e la larghezza è sufficiente per garantire una facile allacciatura sulla schiena o sulla pancia, senza segnare le spalle.

Questa parte, invece, è vestita comodamente da un largo fascione che copre bene e distribuisce in maniera uniforme il peso del bambino.

 

Pro

Comoda sulle spalle: Le dimensioni generose della fascia alle estremità consentono di rendere particolarmente comodo e confortevole indossarla sulle spalle. Quindi non grava né opprime su questa parte del corpo di chi porta.

Estremamente economica: Una tra le soluzioni più economiche attualmente disponibili. Ne vale la pena sceglierla per dare un’opportunità a questo sistema di portare i piccoli a stretto contatto.

Si può usare in tanti modi: Sono quattro le posizioni consigliate dalla stessa ditta che la produce perché è adatta all’uso per lungo tempo e molti mesi a venire.

 

Contro

Non adatta ai prematuri: Il produttore stesso ne sconsiglia l’uso per i piccoli che non raggiungono i 2,3 chili di peso.

È importante non sottovalutare questo aspetto se non si vuol rischiare di procurare danni alla struttura delicatissima dei piccoli che non hanno completato lo sviluppo intrauterino.

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Fascia porta bebè Chicco

 

5. Chicco Porte-Bébé Boppy Comfyfit

 

Chicco non può essere da meno, del resto si tratta di un marchio talmente trasversale e declinato in ogni segmento del settore della prima infanzia che non dovrebbe stupire trovare una fascia che porta il suo marchio.

Anche se non è in assoluto il modello più economico di questa classifica, merita di essere preso in considerazione per via della qualità del materiale e la sua aderenza alle aspettative.

Si adatta a essere usato durante i primi mesi di vita del neonato. Poi, quando avrà superato i 9 chili di peso sarà tempo di effettuare un nuovo acquisto.

Nel frattempo, la morbidezza del tessuto e la sua elasticità insieme alla cura di alcuni dettagli, come la presenza di un poggiatesta, rispondono al meglio alle esigenze di mamma e piccoletto.

 

Pro

A metà strada tra un marsupio e una fascia: Comoda come una fascia e pratica come un marsupio. Questo supporto è strutturato ma pensato per riproporre l’avvolgenza della fascia lunga.

Facile da indossare: Il supporto è dotato di spallacci da inforcare con facilità e imbottiture per accogliere il bebè. Si tratta di una soluzione perfetta per semplificare tutta l’operazione indossando il supporto in diverse posizioni.

Tessuto elasticizzato: La stoffa è morbida e avvolge con delicatezza il corpo del bimbo, anche i bebè possono trovare un posticino caldo e confortevole in questa fascia.

 

Contro

Meglio non sforzarla a lungo: Anche se il produttore conferma che si possa usare fino ai 15 chili del bimbo, è meglio non esagerare e usarla troppo a lungo.

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Guida all’acquisto – Come scegliere la migliore fascia porta bebè?

 

La fascia porta-bebè è una soluzione che si è affermata in maniera prorompente negli ultimi anni tra le mamme.

Non risponde solo a uno stile di maternage, riesce a mettere d’accordo mamme diverse e farle sentire tutte tremendamente innamorate della loro nuova essenza.

Elastica o rigida

La prima differenza tra le fasce sta tutta nel tessuto utilizzato per reggere il peso del piccolo.

Si tratta di una distinzione sostanziale, perché cambiano le esigenze e i movimenti che il bimbo è in grado di compiere man mano che cresce e il tessuto può seguirne le necessità.

La fascia elastica è la preferita dalle neomamme, morbida e facile da adattare alle forme del corpo, accoglie il fagottino avvolgendolo completamente.

L’elasticità della maglina è utile per avvolgere il piccolo completamente e farvi sentire di nuovo un tutt’uno come quando era nell’utero.

La miglior fascia porta bebè per i bimbetti che vogliono fare capolino dalla loro sacca come i cangurotti è quella con la trama in diagonale.

Una fascia rigida ma sufficientemente flessibile e avvolgente grazie alla speciale tessitura che incrocia il tessuto in modo speciale rendendolo più elastico e capace di adattarsi alle forme del bimbo.

 

Diverse posizioni e legature

Quando avrete deciso quale fascia porta bebè comprare vi si aprirà un mondo di possibilità. Le consulenti del portare contano ben cinquanta posizioni standard per portare i piccoli con l’ausilio della fascia.

Sono metodi elaborati a partire dallo studio della fisionomia e conformazione dell’ossatura del neonato. Prendono in prestito le posizioni impiegate dalle donne di tutto il mondo.

Ma la regola rimane sempre una: i neonati non dovrebbero mai essere esposti fronte mondo, cioè con la schiena a contatto con la pancia della mamma.

Questa posizione compromette la naturale curva della schiena che per i neonati è più marcata a ragione.

Un’altra accortezza è che sulla schiena si va solo quando il piccolo è in grado di reggere il peso della propria testa.

Si indossa come un vestito

Presto ci si renderà conto di trascorrere buona parte della giornata con la fascia indosso. Diventerà un capo d’abbigliamento come un altro.

E per questo comprenderete come scegliere una buona fascia porta bebè comporti anche un aspetto estetico di grande importanza.

La fascia si indossa come una qualsiasi maglietta, a volte è la maglietta. Nulla vieta di sceglierla anche in base al suo aspetto perché appaghi anche il senso estetico della madre.

 

 

 

Ecco spiegati i motivi per cui le mamme (e i papà) non dovrebbero portare neonati e bambini nella fascia

 

Dopo nove mesi trascorsi nell’utero materno, i neonati avvertono il bisogno fisiologico di mantenere lo stesso contatto che hanno provato nel corso della vita intrauterina, e quale luogo migliore dove un bimbo appena nato può sentirsi sicuro e protetto se non tra le braccia della madre?

Essere “portato” in grembo dalla mamma o dal papà, con un marsupio o mediante una fascia, è un’abitudine capace di garantire notevoli benefici sia al piccolo sia ai suoi genitori.

Con questa guida cercheremo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, elencandovi quali sono i vantaggi di “portare” un bambino in fascia ma soffermandoci anche sugli svantaggi della pratica, perché si sa, quando si tratta di neonati la prudenza non è mai troppa!

Partiamo innanzitutto dai vantaggi

Il babywearing, ossia il “portare i bambini addosso” utilizzando fasce o altri supporti porta bebè, non è solo un metodo comodo e pratico per trasportarli.

Si tratta di una pratica da sempre utilizzata in diverse culture del mondo per spostarsi insieme ai propri figli, senza che il distacco dal calore del corpo materno possa costituire un trauma per il nuovo arrivato.

Tuttavia, in Occidente, come anche negli Stati Uniti, questo metodo viene spesso abbandonato in favore di passeggini e carrozzine, erroneamente ritenuti più sicuri e confortevoli per l’erede.

In realtà, in base alla teoria dell’attaccamento di Bowlby, quando il neonato è a stretto contatto con la mamma riesce a seguire il ritmo del suo battito cardiaco, del suo respiro e dei suoi movimenti.

Questi stimoli lo aiutano a controllare le funzioni vitali e a regolare le proprie risposte fisiologiche alle sollecitazioni esterne.

Basta portare per qualche minuto il piccolo al petto per comprendere i benefici che il babywearing può apportare al suo sviluppo psico-fisico.

Ha un effetto calmante, favorisce il sonno, coadiuva la regolazione della temperatura corporea, riduce il pianto, rafforza il rapporto genitore-figlio e via dicendo.

Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica e prima di prendere una qualsiasi decisione è bene valutare con attenzione anche i contro che possono derivare dall’utilizzo della fascia porta bebè.

 

Passiamo ora agli svantaggi:

 

  1. Comoda per il bambino ma non sempre per la mamma

Come già sottolineato, la fascia porta bebè è un valido alleato per i genitori e i loro bambini.

Ciononostante ci sono ancora molte mamme che la evitano perché legare il piccolo a sé e portarlo in giro per diverse ore potrebbe risultare piuttosto faticoso, specie quando a utilizzarle è una donna di corporatura esile.

Nel caso, poi, di problemi alla schiena è bene consultare il proprio medico di fiducia che potrà consigliare il supporto più adatto alle proprie condizioni fisiche.

Detto questo, bisogna comunque considerare che gli ultimi ritrovati tecnologici hanno consentito di realizzare modelli strutturati in modo che il peso del bambino venga ben scaricato sul busto e sui fianchi di chi lo trasporta.

Senza gravare troppo sulle braccia o sulla schiena.

Da qui, è chiaro che per evitare fastidi è importante scegliere un prodotto capace di mantenere il baricentro del corpo in perfetto equilibrio, in modo che il portatore percepisca il peso del piccino in maniera proporzionata.

Sono, invece, da evitare le fasce ad anello che, essendo utilizzabili solo sul fianco, non consentono una ripartizione simmetrica del peso e finiscono col scaricarlo interamente su una sola spalla, diventando spesso anche piuttosto scomode da indossare.

  1. Poco pratiche da indossare

Benché sia molto comoda per il neonato, la fascia porta bebè potrebbe non esserlo altrettanto per il genitore, che deve imparare a legarla correttamente per garantire la massima sicurezza al proprio figlio.

Il supporto si può assicurare al corpo in diversi modi ma, una volta scelto quello più congeniale e appresa la tecnica giusta, basterà un po’ di pratica per effettuare un trasporto sicuro in ogni circostanza.

Resta comunque il fatto che indossare una fascia non è veloce e pratico come mettere il piccolo nel passeggino o in un marsupio dotato di spallacci e fibbie.

Se siete genitori sempre di fretta e sommersi da mille impegni è consigliabile, quindi, optare per uno di questi accessori.

Se proprio non volete rinunciare all’idea di una fascia porta bebè, in rete troverete numerosi video-tutorial che potranno insegnarvi come indossarla nel modo giusto, risparmiando tempo e fatica.

 

  1. Occhio al peso e all’età del bambino

Un altro fattore da non trascurare nella propria valutazione dei pro e dei contro delle fasce porta bebè è il peso e l’età del bambino.

Tutte le fasce sono utilizzabili sin dai primi giorni di vita del neonato, ma bisogna comunque considerare che il tessuto con cui vengono realizzate riesce a sopportare fino a un massimo di 18 chilogrammi circa, sebbene la soglia può variare in base al modello scelto.

Le fasce elastiche non più lunghe di tre metri, per esempio, possono sostenere fino a un massimo di 9 chilogrammi, mentre quelle rigide sono utilizzabili fino ai 24 mesi, ossia quando il pargolo avrà raggiunto i 15-18 chilogrammi di peso.

Se, poi, cercate qualcosa di più resistente capace di reggere il peso crescente del bambino (anche oltre i 18 kg) si può optare per una fascia Mei Tai.

È un porta bebè di ispirazione asiatica da usare già dai primissimi giorni di vita e senza limiti di tempo, sebbene verso i 2 – 3 anni portare il bambino in grembo potrebbe diventare piuttosto faticoso.

A ogni modo, quando il bimbo imparerà a camminare in modo autonomo, si potrà utilizzare la fascia anche solo occasionalmente, magari per farlo riposare o per non farlo stancare troppo nel caso in cui si debbano affrontare grandi distanze.

 

  1. Attenzione alla testa

Quando si trasporta un bambino appena nato, bisogna prestare particolare attenzione alla testolina, visto che non è ancora in grado di sostenerne il peso.

Se il bacino del neonato è correttamente avvolto nella fascia, schiena e collo assumeranno un’incurvatura naturale e la testa rimarrà ben ferma sul petto del portatore.

Si consiglia, però, di favorire il sostegno del capo utilizzando un lembo di tessuto aggiuntivo, specie quando il piccolo dorme o nel caso in cui abbiate la necessità di piegarvi in avanti continuamente.

Resta comunque il fatto che all’interno della fascia il bimbo sarà sempre libero di muovere la testa per guardarsi intorno e scoprire il mondo che lo circonda, così che vengano al contempo anche stimolati e rafforzati i muscoli del collo.

Quando sarà più grandicello, poi, sarà lui stesso ad alzare il capo e a sorreggerlo in modo appropriato.

 

 

Indicazioni utili per orientarsi al meglio nella scelta di un prodotto in tessuto

 

Orientarsi nell’articolato mondo delle fasce porta bebè non è un compito semplice.

Esistono tantissimi modelli tra cui scegliere: alcuni permettono al piccolo di assumere diverse posizioni, altri di allattarlo o farlo dormire comodamente, altri ancora ne facilitano il trasporto.

Inoltre, sono un’alternativa al passeggino che consente di trasportare il bambino tenendolo a stretto contatto con il proprio corpo, in modo che possa sentirsi sicuro e protetto.

Per certi versi la fascia può essere equiparata a un vero e proprio capo di abbigliamento, quindi un modello che fa sentire a proprio agio una neomamma non è detto che vada bene per un’altra.

Detto questo, ci sono caratteristiche che vanno valutate a prescindere, come la lunghezza, la grammatura e il tipo di tessuto per poi spaziare tra i tanti prodotti presenti sul mercato alla ricerca della nuance che possa meglio soddisfare i propri gusti estetici.

Per rendervi le cose più facili abbiamo messo a frutto la nostra esperienza operando una distinzione tra le fasce porta bebè elastiche e quelle rigide, così da consentirvi di effettuare la scelta giusta.

La fascia lunga elastica

Perché preferire una fascia elastica? Innanzitutto, perché è molto avvolgente e morbida al tatto.

Poi perché è indicata sia per i neonati sia per i bambini nati prematuri, sebbene non sono il massimo dopo i 3/4 mesi di vita in quanto, a differenza dei modelli rigidi, il sostegno non sarà più adeguato al peso e alla conformazione fisica dell’infante.

Sono, in genere, realizzate in morbido cotone elasticizzato e non presentano bottoni, cinghie o anelli: si legano attorno al corpo del portatore e del piccolo occupante in modo da garantire a entrambi un sicuro e confortevole sostegno.

Grazie all’elasticità del tessuto, inoltre, questi accessori risultano più pratici da utilizzare e si adattano perfettamente alle linee del corpo dell’adulto e del bambino.

Altra caratteristica che contraddistingue le fasce porta bebè elastiche è che sono disponibili in un’unica misura e hanno una lunghezza complessiva di circa 5,50 metri.

Questo significa che sono in grado di adeguarsi a qualsiasi tipo di costituzione e chi ha una corporatura più esile potrà risolvere eventuali eccessi di tessuto annodando la fascia alla vita con qualche giro in più.

Anche l’allattamento in un luogo pubblico non sarà più un problema: senza dare troppo nell’occhio, potrete offrire il seno al piccino direttamente sotto la fascia, effettuando ogni possibile manovra per favorire un allattamento naturale.

C’è da dire, però, che questi supporti presentano delle grosse limitazioni per quanto concerne il peso massimo sopportato:

sono adatti a trasportare bambini fino a un massimo di 9 chilogrammi, sebbene molti produttori indichino nella scheda tecnica del prodotto un peso e un’età di utilizzo maggiori.

Inoltre, anche se questi accessori offrono la possibilità di effettuare diversi tipi di legatura, la posizione consigliata è sempre quella frontale con triplo sostegno, in modo da consentire al pargolo di assumere una postura corretta e a voi controllarlo in ogni momento.

 

La fascia lunga rigida

Oltre alle fasce porta bebè elastiche è possibile optare per i modelli rigidi, solitamente realizzati in materiali non elasticizzati come il lino, la canapa, il cotone o il bambù.

Si lega intorno al corpo per garantire sostegno al bambino e comfort per chi lo trasporta.

Essendo caratterizzata da tessuti molto solidi e resistenti, spesso a trama diagonale, non si deforma col tempo né sarà soggetta a cedimenti e risulta, quindi, adatta anche per i bambini più grandi e pesanti.

Può essere indossata a partire dai primi giorni di vita del neonato ma, a differenza dei modelli elastici, la si potrà utilizzare per un lasso di tempo maggiore, ossia fino a quando il bimbo non abbia raggiunto i 15 – 18 chilogrammi di peso, e spesso anche oltre.

Inoltre, presentano lunghezze diverse a seconda della taglia, che andrà selezionata in base alla propria corporatura e al tipo di legatura che si vuole realizzare.

Nella scelta della misura bisogna considerare anche se verrà indossata sopra cappotti o outfit invernali, nel qual caso è sempre meglio abbondare.

Mentre se si pensa di acquistare una fascia da utilizzare insieme al proprio compagno è preferibile optare per la taglia di chi la indosserà con maggiore frequenza, visto che comunque esistono diverse legature e alcuni piccoli trucchetti per sfruttare al massimo le potenzialità dell’accessorio.

Anche i materiali possono fare la differenza

Oltre che per il fattore elasticità, le fasce porta bebè differiscono anche per la composizione del tessuto con cui vengono confezionate.

Mentre in passato veniva utilizzato solo il cotone, oggi si possono reperire modelli realizzati con diversi materiali: lino, canapa, bambù, seta… ogni filato presenta caratteristiche differenti in grado di rispondere alle esigenze più disparate.

Sebbene la maggior parte degli utenti continuano a preferire il cotone, perché più sicuro sulla pelle e più facile da gestire, la canapa e il lino risultano più robusti e, a parità di grammatura, garantiscono un maggiore sostegno.

Il bamboo, la lana e la seta, invece, si caratterizzano per la notevole morbidezza e la buona elasticità, oltre a possedere particolari proprietà di termoregolazione.

Resta il fatto che il cotone e il lino offrono una maggiore traspirabilità e consentono alla pelle di rimanere fresca e asciutta anche durante le giornate più calde.

A tal proposito, ci teniamo a sottolineare che, nonostante le sottili differenze tra i vari tessuti, non esistono fasce indicate per l’inverno o per l’estate.

Pertanto, se si pensa di usufruire del supporto prevalentemente nei periodi estivi è consigliabile preferire il marsupio alla fascia elastica perché permette al bambino di avere braccia, gambe e testa libere per godere di una maggiore traspirazione.

Tornando alle fasce, la scelta del tessuto viene influenzata anche dal tipo di tramatura:

quella diagonale è certamente la migliore perché dotata di maggiore cedevolezza e resistenza, caratteristiche che contribuiscono a rendere il supporto molto più avvolgente, morbido e robusto, oltre a garantire il giusto sostegno e una ripartizione ottimale del peso.

Infine, non bisogna trascurare nemmeno la facilità di pulizia del complemento.

Visto che stiamo parlando di tessuti destinati al contatto diretto con la pelle dei bambini, è importante poterli lavare anche in lavatrice senza timore che si rovinino o si restringano, in modo da godere di un supporto sempre perfettamente pulito e igienizzato.

 

 

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